Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump cambia idea e appoggia il progetto di legge annunciato dalle camere del Congresso per varare nuove sanzioni contro la Russia, anche per le presunte ingerenze di Mosca nelle elezioni del 2016.

Lo ha reso noto la sua portavoce, Sarah Sanders.

"Appoggiamo il progetto di legge com'è ora", ha detto in un'intervista, in cui ha precisato che le novità introdotte nella normativa hanno fatto sì che The Donald desse il suo ok.

La Casa Bianca si era infatti opposta a una precedente versione del disegno di legge, in particolare perché il piano limitava la possibilità di Trump di revocare le sanzioni alla Russia.

Il nuovo progetto, che comprende sanzioni anche per Iran e Corea del Nord, prevede invece che, qualora il presidente volesse sospendere le restrizioni o apportare modifiche "significative" nelle politiche verso Mosca, sia tenuto a informare il Congresso, che avrebbe 30 giorni di tempo per decidere se acconsentire.

Secondo quanto dichiarato da Sanders, il governo americano "appoggia la linea dura con la Russia e in particolare è d'accordo nell'imporre queste sanzioni".

Il testo potrebbe essere votato dal Congresso già martedì, prima della chiusura estiva.

L'AMBASCIATORE RUSSO NEGLI USA LASCIA L'INCARICO - Intanto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Sergei Kislyak, "ha concluso la sua missione" ed è tornato a Mosca, dopo un decennio negli Usa.

Il diplomatico è al centro delle indagini sui possibili condizionamenti di Mosca nell'ambito delle elezioni presidenziali americane dello scorso anno.

Il suo successore ad interim, fino a nuova nomina, è Denis V. Gonchar.

La sede diplomatica russa non ha reso noto il motivo per cui Kislyak si sia dimesso dall'incarico.

IL VIDEO DELLA PRIMA STRETTA DI MANO TRA TRUMP E PUTIN:

(Redazione Online/F)

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