Colpo di scena in Ungheria. La presidente Katalin Novak ha annunciato le proprie dimissioni.

La svolta in seguito allo sdegno suscitato nel Paese dalla sua decisione di graziare un condannato per reati sessuali su minori. Almeno una decina le piccole vittime tra il 2004 e il 2016.

«Mi dimetto dal mio incarico», ha dichiarato in un discorso ufficiale la capo di Stato riconoscendo di aver commesso «un errore».

«Mi scuso con coloro che ho ferito e con tutte le vittime che possono aver sentito che non le ho sostenute. Sono, ero e rimarrò, a favore della protezione dei bambini e delle famiglie», ha aggiunto la 46enne ex ministro delle Politiche familiari.

Pochi minuti dopo il discorso di Novak, anche un'altra alleata di Viktor Orban, Judit Varga, ha annunciato il proprio «ritiro dalla vita pubblica» per aver dato la sua approvazione come ministro della Giustizia, incarico che aveva lasciato quest'estate per guidare la campagna elettorale europea. «Rinuncio al mio mandato di deputato e di capo lista al Parlamento europeo», ha dichiarato su Facebook.

L’uomo graziato era stato condannato nel 2018 per aver provato a convincere i minori vittime degli abusi a ritrattare le accuse. 

Nel marzo 2022 Katalin Novak, considerata molto “vicina” al Primo ministro Viktor Orban, era diventata la prima donna a ricoprire questa posizione sostanzialmente cerimoniale. 

(Unioneonline/s.s.)

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