Una balena morta dopo essersi spiaggiata alle Isole Canarie aveva nell’intestino un “tesoro” da mezzo milione di euro.

La scoperta è stata fatta nel corso dell’autopsia per capire le cause della morte dell’animale – un grande capodoglio – trovato senza vita sul litorale di Nogales, a La Palma, nel mese di giugno.

L’esame, condotto da Antonio Fernandez Rodriguez, capo dell'istituto di salute animale e sicurezza alimentare dell'Università di Las Palmas, ha permesso di trovare nell’intestino del cetaceo un blocco di ambra grigia del peso di quasi 10 kg. E del valore di 500mila euro. 

L’ambra grigia viene prodotta proprio dagli intestini delle balene, che così metabolizzano la grande quantità di calamari e seppie che ingeriscono. Nella maggior parte dei casi i blocchi di ambra grigia vengono espulsi dai capodogli (l’ambra grigia si trova infatti in mare aperto). In questo caso, invece, il blocco è rimasto nelle viscere dell’animale, procurandogli un problema digestivo risultato fatale.

Ora il “materiale” pregiato (al punto che molti Paesi l’hanno bandito per impedire la caccia alle balene) verrà messo in vendita e i fondi ricavati verranno destinati ai progetti di ricostruzione delle zone delle Canarie devastate dall’ultima eruzione del vulcani di La Palma.

(Unioneonline/l.f.)

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