Dopo quasi due mesi di guerra in Ucraina, Mosca mette in chiaro i suoi obiettivi e lo fa con una dichiarazione del comandante ad interim del distretto militare centrale russo, Rustam Minnekayev. “Dall’inizio della seconda fase, cominciata due giorni fa – ha detto -, puntiamo a prendere il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale per ottenere l’apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea”, la penisola sul Mar Nero che Mosca si è di fatto annessa nel 2014.

Intanto, mentre fonti di Palazzo Chigi confermano che il premier Mario Draghi potrebbe presto andare in visita a Kiev e mentre martedì a Mosca arriverà per un incontro con Putin il segretario dell’Onu Guterres, in un nuovo videomessaggio rivolto alla sua popolazione Volodymyr Zelensky torna ad attaccare proprio Putin, affermando che “sfortunatamente la Russia ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua ortodossa (che ricorre il 24 aprile, ndr)”, cosa che “dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana”.

Il presidente ucraino ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) e alla Banca Mondiale di rimuovere “immediatamente” la Russia e poi, in videocollegamento con il FMI ha stimato in “sette miliardi di dollari al mese” la cifra necessaria ad affrontare le “devastanti perdite economiche” inflitte dalla guerra.

Sul fronte militare intanto continua a tenere banco la situazione di Mariupol, ormai sotto il controllo dei russi. Anche il leader ceceno Ramzan Kadyrov in un messaggio su Telegram ha ribadito che “Mariupol è nostra, la città è stata presa definitivamente e completamente”. Nell’acciaieria Azovstal ci sono circa 2mila persone, mille militari e mille civili. L’edificio amministrativo “strategicamente importante dello stabilimento è sotto il nostro controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato”, ha aggiunto Kadyrov. Ieri Putin ha dato l’ordine di non prendere d’assalto l’acciaieria per “tutelare” le vite dei soldati russi, ma ha detto anche di bloccare la zona e fare in modo che “non voli una mosca”.

Bombe anti-bunker sono state lanciate sull’impianto siderurgico e ci sarebbero civili intrappolati sotto le macerie, mentre il Battaglione Azov annuncia: “Non ci arrendiamo, possiamo respingere i russi”. L’amministrazione della città martire ha annunciato che potrebbero esserci fino a 9mila persone sepolte in una fossa comune a Manhush, vicino Mariupol, mentre il sindaco ha chiesto l’evacuazione immediata di 100mila civili. Ma oggi non ci sono corridoi umanitari, lo ha deciso il governo ucraino perché i percorsi sono “pericolosi”. Gli appelli per una tregua umanitaria a Mariupol si susseguono, lo ha chiesto anche il presidente del Consiglio Ue Charles Michel personalmente a Putin in una telefonata, ma Mosca ha posto una condizione, che chi si trova all’interno dell’acciaieria Azovstal si arrenda e alzi bandiera bianca.

Intanto l’Ue annuncia un sesto pacchetto di sanzioni anti-Mosca (che potrebbero questa volta colpire il petrolio), mentre Joe Biden, che ha annunciato l’invio di altri 800 milioni di dollari di armi a Kiev, compresi droni offensivi, dall’Oregon ha avvisato Mosca: “Quando è stato eletto, Putin pensava che avrebbe distrutto agevolmente la Nato e invece ha ottenuto proprio ciò che non voleva e cioè che la Finlandia e la Svezia si uniranno all'Alleanza Atlantica”. Il presidente Usa ha definito una “storica vittoria per gli ucraini la battaglia di Kiev”. Gli stessi Usa hanno fatto sapere di star collaborando con la procuratrice generale ucraina, Irina Venediktova, sulle indagini sui crimini di guerra commessi da Mosca.

(QUI tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito gli aggiornamenti di ora in ora.

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L’Ue verso nuove sanzioni alla Russia

L'Ue, a quanto si apprende da più fonti europee, si appresta a mettere in campo il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca la settimana prossima. Le nuove misure, si apprende ancora, potrebbero contenere lo stop all'import del petrolio, anche se sulle modalità i lavori sono in corso. Si ipotizza un periodo di 'phasing out' per l'uscita dal petrolio, così come è accaduto con il carbone. Previsto anche l'allargamento della lista delle banche russe escluse dal sistema Swift. Il timing dovrebbe prevedere un primo giro d'orizzonte tra la Commissione e i Paesi membri a inizio

settimana e l'adozione nei giorni successivi.

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Nave Moskva, la Russia fornisce il bilancio

Un membro dell'equipaggio morto, 27 dispersi e 396 tratti in salvo dalla Moskva, l'ammiraglia della flotta russa del mar Nero colpita da missili ucraini il 13 aprile al largo di Odessa e affondata. Questo il bilancio fornito dal ministero della Difesa russo, riporta Interfax.

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A Mosca incontro Putin-Guterres

Il presidente russo Vladimir Putin riceverà martedì prossimo a Mosca il segretario generale dell'Onu Antonio Guteress. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

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Oltre 2.400 morti da inizio invasione

Da quando la Russia ha iniziato la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 5.381 vittime civili nel paese: 2.435 morti e 2.946 feriti. Lo riporta Ukrinform, precisando che in particolare, tra i deceduti ci sono 746 uomini, 469 donne, 48 ragazze e 66 ragazzi, oltre a 70 bambini e 1.036 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. I feriti includono 345 uomini, 274 donne, 62 ragazze e 67 ragazzi, oltre a 157 bambini e 2.041 adulti il cui sesso non è ancora conosciuto. La maggior parte delle vittime civili registrate sono state causate dall'uso di armi esplosive con un'ampia area di impatto, compresi i bombardamenti di artiglieria pesante e sistemi di lancio multiplo di razzi, missili e attacchi aerei. 

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Usa e alleati, incontro in Germania

Si terrà martedì 26 aprile la riunione convocata dagli Stati Uniti nella base aerea americana di Ramstein in Germania. La data dell'incontro è stata resa nota dal segretario alla difesa Usa Lloyd J. Austin, il quale ha invitato i suoi colleghi e i vertici militari dei Paesi alleati di tutto il mondo per discutere degli sviluppi della crisi in Ucraina e delle questioni di sicurezza ad essa collegate.

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Draghi andrà a Kiev

Una visita a Kiev, per un incontro faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: secondo quanto confermano da Palazzo Chigi, Mario Draghi - al momento ancora positivo al Covid e in isolamento a Città della Pieve - sta valutando l'ipotesi di un viaggio in Ucraina, sulla falsariga di altri leader europei che hanno visitato il paese nelle ultime settimane. Al momento non ci sarebbe ancora nulla di pianificato ma si starebbe ipotizzando di organizzare la visita a stretto giro, prima del viaggio negli Usa in programma attorno alla metà di maggio.

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Lavrov: “In stallo i negoziati con Kiev”

"I colloqui russo-ucraini sono in stallo". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato da Interfax. "I negoziati si sono bloccati dopo che Kiev ha deciso di non rispondere alle proposte inviate dalla Russia", ha aggiunto Lavrov, affermando che "le dichiarazioni delle autorità di Kiev danno l'impressione che non abbiano bisogno di negoziati con la Federazione russa, ma abbiano accettato il loro destino". 

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Putin: “Dai leader europei una sfacciata russofobia”

Nella telefonata con Charles Michel, Vladimir Putin ha accusato "le leadership della maggior parte degli Stati membri Ue di incoraggiare una sfacciata russofobia, che si manifesta in particolare nei campi culturale, umanitario e sportivo". Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.

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Mosca: “Tregua solo se vi arrendete ad Azovstal”

"La tregua umanitaria inizierà quando le forze ucraine rintanate nello stabilimento Azovstal di Mariupol, bloccato dall'esercito russo, alzeranno bandiera bianca". Lo ha detto il generale russo Mikhail Mizintsev, citato dall'agenzia Tass.

"La tregua inizierà quando le forze ucraine alzeranno le bandiere bianche lungo l'intero perimetro o alcune rotte che portano fuori da Azovstal", ha affermato. "Non appena si vedranno, l'esercito russo e le forze della Repubblica popolare di Donetsk interromperanno i combattimenti e garantiranno un'uscita sicura verso i luoghi di incontro dei convogli umanitari", ha aggiunto.

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Michel a Putin: “Aprire corridoi umanitari per Pasqua ortodossa”

"Ho chiesto l'apertura immediata di corridoi umanitari da Mariupol e dalle città assediate, in particolare in occasione della Pasqua ortodossa". Lo scrive il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in un tweet dopo la telefonata con il presidente russo Vladimir Putin.

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“Missili russi su ospedale nel Donetsk”

L'esercito russo ha colpito un ospedale nel distretto di Donetsk. Lo riporta il Kyiv Independent citando il governatore dell'Oblast Pavlo Kyrylenko. I russi, ha spiegato, hanno colpito l'ospedale regionale traumatologico della città di Lyman con il sistema lanciamissili.

L'attacco ha provocato fiamme e distruzione sia nell'ospedale sia negli edifici residenziali vicini, ha spiegato, precisando che non è ancora stato indicato se ci sono vittime.

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Michel a Putin: “Ue unita su sanzioni, costi per la Russia”

Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel nel corso del colloquio telefonico con Vladimir Putin ha sottolineato "in maniera diretta" che l'Unione è "unità" nel suo "incrollabile" sostegno alla sovranità e all'integrità dell'Ucraina e ha "dettagliato i costi delle sanzioni europee per Mosca". E' quanto si apprende da fonti europee secondo le quali Michel ha anche "chiesto a Putin di avere in maniera urgente un contatto diretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come chiesto dallo stesso Zelensky".

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Johnson: “La Russia può vincere la guerra”

C'è una "realistica possibilità" che la Russia possa vincere la guerra in Ucraina. Lo ha detto il premier Boris Johnson in una conferenza stampa a New Dehli. Il primo ministro, in visita in India, ha aggiunto che il conflitto potrebbe durare sino alla fine del 2023 e ha sottolineato che il Regno Unito e i Paesi alleati non resteranno comunque a guardare l'aggressione delle truppe di Vladimir Putin che continua nel Paese dell'est Europa.

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Mosca: “Pronti a una tregua per evacuare i civili dall'acciaieria”

La Russia è pronta al cessate il fuoco per una tregua umanitaria alla acciaieria Azovstal di Mariupol "in qualunque momento". Lo ha detto il Ministero della difesa di Mosca.

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Mosca a Biden: “Falso che Mariupol non sia caduta”

Mosca respinge le affermazioni del Dipartimento degli Stati Uniti circa il fatto che l'esercito ucraino stia ancora tenendo le posizioni nella città portuale di Mariupol: così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov invitando i giornalisti a "fare affidamento" sulle informazioni del ministero della Difesa russa. "Non c'è un briciolo di verità in queste affermazioni", ha detto Peskov rispondendo a chi gli chiedeva di commentare le parole del portavoce del dipartimento di stato Usa Ned Price che ieri ha sostenuto che quella di Putin e del ministro della Difesa Shoigu sia solo disinformazione.

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Mattarella: “L’attacco di Mosca ricorda pagine buie dell’imperialismo”

In queste settimane abbiamo assistito - con profondo senso di angoscia - a scene di violenza su civili, anziani donne e bambini, all'uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L'attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha giustificazione alcuna. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell'imperialismo e del colonialismo". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella, incontrando le associazioni combattentistiche d'arma al Quirinale.

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Scholz: “Armi? Cerco di evitare una guerra mondiale”

"Io faccio di tutto per evitare una escalation, che possa condurre a una terza guerra mondiale. Non deve esserci una guerra nucleare". È quello che ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un'intervista allo Spiegel, secondo un'anticipazione del numero in uscita nel weekend, rispondendo a una domanda sulle consegna delle armi pesanti all'Ucraina. La questione, attualmente molto dibattuta in Germania, non viene gestita in base a un sentimento di "paura", ha anche spiegato Scholz, ma in base a "una responsabilità politica".

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Mosca: “Obiettivo controllo Donbass e sud dell’Ucraina”

Le truppe russe, "dall'inizio della seconda fase" dell'invasione dell'Ucraina "cominciata due giorni fa", puntano a "prendere il pieno controllo del Donbass e dell'Ucraina meridionale" per ottenere "l'apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea" (la penisola sul Mar Nero che Mosca si è di fatto annessa nel 2014 con un'invasione di uomini armati e senza insegne di riconoscimento violando il diritto internazionale): lo ha dichiarato il comandante ad interim del distretto militare centrale russo, Rustam Minnekayev, ripreso dall'agenzia Interfax.

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Bombardate zone abitate nell'est

Pesanti bombardamenti nella notte nell'Ucraina orientale. Lo riferisce un giornalista della Bbc, Jonathan Beale, da Slovyansk. "Nella notte ci sono stati altri pesanti bombardamenti. Abbiamo passato la notte a Slovyansk, più di 20 km dalla linea del fronte. Pensavamo che saremmo stati relativamente sicuri in una zona residenziale. Ma poco dopo l'una ci ha svegliato l'improvviso e forte scoppio di un bombardamento russo", spiega il giornalista, aggiungendo di aver visto al mattino i danni: "ad appena a 200 metri da dove stavamo", erano visibili "piccoli crateri sulla strada e i vetri infranti dei vicini complessi residenziali".

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Azov: “Non ci arrendiamo”

Le forze ucraine ancora a Mariupol sono "sufficienti per respingere attacchi" dei russi. Lo afferma il capitano Svyatoslav Palamar del controverso Battaglione Azov, che afferma di essere asserragliato nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal, citato dalla Bbc. Palamar ha detto che i difensori ucraini sarebbero anche disposti a garantirsi una via di fuga, anche se la resa è "fuori questione". "Quanto all'ipotesi di una resa in cambio di un'uscita in sicurezza dei civili, spero che sappiamo tutti con chi abbiamo a che fare. Sappiamo con certezza che tutte le garanzie e tutte le affermazioni della Federazione russa non valgono nulla".

"La Russia non restaura né ricostruisce niente. Vuole solo distruggere e terrorizzare. Se noi cadiamo, questa orda andrà più in là e l'intero mondo civile sarà in pericolo", ha detto l'ufficiale ucraino, dicendo che molti del battaglione Azov provengono dalla Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, oltre che dal Donbass.

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Sindaco Mariupol: “Qui 100mila civili da evacuare”

"Noi abbiamo bisogno solo di una cosa, la completa evacuazione della popolazione. A Mariupol ci sono ancora circa 100mila persone". E' il nuovo appello del sindaco della città del sud dell'Ucraina Vadym Boychenko alla tv ucraina, secondo quanto riportano i media internazionali.

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Bombe anti-bunker su Azovstal

"Tutti gli edifici nell'area della Azovstal sono praticamente distrutti. Hanno gettato bombe pesanti, bombe anti-bunker che provocano un'enorme distruzione. Abbiamo persone ferite e morte all'interno dei bunker. Alcuni civili sono intrappolati sotto gli edifici crollati". Lo afferma Svyatoslav Palamar del battaglione Azov parlando alla Bbc dall'interno dell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

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“Bombe nel Donetsk, forse a grappolo”

Nella notte le truppe russe hanno attaccato la città di Slovyansk, nella regione di Donetsk, "probabilmente con bombe a grappolo". Lo ha annunciato il sindaco della città, Vadym Lyakh, su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform.

"La notte è stata agitata, la città è stata presa di mira. Probabilmente si trattava di bombe a grappolo. Fortunatamente, non ci sono state vittime. I danni sono ora in fase di accertamento", ha detto Lyakh, che ha esortato i suoi concittadini ad evacuare la città.

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Kiev: “Percorsi pericolosi, oggi niente corridoi umanitari”

"A causa del pericolo sui percorsi", oggi in Ucraina "non ci saranno corridoi umanitari". Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram, che rivolge anche un appello a "tutti coloro che stanno aspettando l'evacuazione: abbiate pazienza, per favore aspettate!".

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Zelensky: “Mosca organizza falsi referendum”

"Sollecito gli abitanti delle regioni dell'Ucraina meridionale, Kherson e Zaporizhzhia, a prestare molta attenzione alle informazioni che fornite agli invasori. Se vi chiedono di compilare dei questionari, lasciare i dati del vostro passaporto da qualche parte, dovete sapere che questo non vi aiuta". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio diffuso nella notte avverte i cittadini delle aree occupate dai russi, accusando Mosca di pianificare un falso referendum per l'indipendenza delle regioni del sud. "L'obiettivo di tutto questo - spiega Zelensky - è falsificare il cosiddetto referendum sulla vostra terra, se arrivasse un ordine da Mosca di allestire un simile show. Questa è la realtà. State attenti".

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Mosca ammette 20mila perdite tra i soldati russi

Il sito di news filo-Cremlino Readovka ha messo in rete l'annuncio, fatto dal ministero della Difesa di Mosca, che in Ucraina risultano 13.414 soldati russi uccisi e altri 7.000 dispersi: un'informazione che dopo poco tempo è stata cancellata e tolta dal web. E' quanto afferma il sito di opposizione bielorusso Nexta.tv, che trasmette dall'estero.

Nexta pubblica uno screenshot del post (presunto) di Readovka in cui compare la foto del portavoce della Difesa russa, Igor Koneshenkov.

(Unioneonline)

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