Pride a Budapest, Schlein: «L’amore non si vieta per legge»
La leader Pd alla manifestazione LGBTQI+, con altri esponenti del centrosinistra. Assente Ilaria Salis: «Temo ritorsioni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Siamo qui per la libertà e la democrazia. Tu non puoi vietare l'amore per legge. Non puoi cancellare l'identità delle persone, il nostro corpo, siamo persone abbiamo diretti. Vietare il pride è una violazione dei diritti costituzionali europei».
Lo ha detto Elly Schlein da Budapest, in occasione del corteo Pride, a cui partecipano, oltre alla segretaria del Pd, anche molti altri esponenti del centrosinistra e politici italiani, come il leader di Azione Carlo Calenda.
Assente invece Ilaria Salis, che sui social ha spiegato: «Io purtroppo non potrò essere a Budapest oggi. Come sapete, è in corso la procedura sulla richiesta di revoca della mia immunità parlamentare, avanzata dal regime ungherese. Temo ritorsioni e strumentalizzazioni, non solo contro di me, ma anche contro chi si trova in una condizione oggi molto più vulnerabile».
«Non possiamo accettare - aggiunge l’eurodeputata nel suo post - che in Europa sia messa in discussione la libertà di espressione e il diritto di amare chi vogliamo, come vogliamo. Sono conquiste ottenute grazie a decenni di lotte della comunità LGBTQI+, che hanno reso le nostre società più giuste e più libere. Non possiamo tollerare che oggi un autocrate oscurantista imponga nuovamente silenzio, paura, repressione. È meraviglioso sapere che migliaia di persone provenienti da tutta Europa saranno oggi al Pride a Budapest per sostenere la comunità LGBTQI+ ungherese. È una straordinaria prova di solidarietà internazionalista. Glielo si faccia capire dal basso: le politiche liberticide dell'autocrate magiaro sono incompatibili con l'Europa», conclude il post di Salis.
(Unioneonline)