Dopo l’attacco all’Ucraina, la decisione di allertare il sistema di difesa nucleare e alla luce della continua escalation che si sta verificando in Europa Orientale, Vladimir Putin è costantemente - ancora di più - sotto la lente delle intelligence americana. E, secondo quanto riportato dalla Cnn, gli analisti della Cia e delle altre agenzie statunitensi si starebbero anche focalizzando sullo “stato mentale” del leader russo, per capire come potrebbe influenzarlo nelle sue decisioni nel conflitto ucraino.

Gli esperti hanno infatti osservato come il comportamento del presidente sia diventato di recente "sempre più imprevedibile, erratico e irrazionale".

Da qui gli sforzi dell'intelligence americana per cercare di raccogliere più informazioni possibile per comprendere come lo “zar” abbia reagito alla dura risposta all’invasione messa in atto dall'Occidente, che ha iniziato a sanzionare pesantemente l’economia russa e che ha deciso di fornire aiuti e armi al governo di Kiev. 

Putin, così come il presidente Usa, è in possesso di una delle tre “chiavi” con i codici d’accesso e di lancio agli armamenti nucleari della Russia, mentre le altre due sono nelle mani del ministro della Difesa e del capo di stato maggiore interforze. Ma le immagini della riunione del consiglio di sicurezza di Mosca prima dell’attacco in Ucraina, nel corso della quale il numero uno del Cremlino ha letteralmente “zittito” il capo dei servizi d'intelligence esterni Sergei Naryshkin, sarebbero secondo molti analisti il chiaro segnale che il potere decisionale ai vertici dell’ex Urss, anche per quanto riguarda le decisioni più estreme, come l’utilizzo dell’arsenale nucleare, è oltremodo accentrato nelle mani del presidente. 

(Unioneonline/l.f.)

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