Ucraina: le diplomazie al lavoro. Si ipotizza una pausa delle truppe russe, cominciata l’evacuazione dei civili a Mariupol
L’offensiva dovrebbe riprendere entro 24 o 48 ore e puntare verso Kiev, Charkiv e Odessa
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Dopo l’annunciata tregua di ieri da parte di Mosca sui territori ucraini, in particolare per le città di Mariupol e Volnovakha per le quali era prevista l’apertura di corridoi umanitari che invece di fatto non c’è stata, la notte è trascorsa in una relativa calma. L’apertura, secondo quanto dichiarato dal vicecomandante della milizia filorussa dell'autoproclamata di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, è avvenuta invece questa mattina.
Nei centri assediati restano migliaia di persone intrappolate mentre la diplomazia lavora senza sosta alla vigilia del consiglio di Sicurezza dell’Onu in programma per domani e del terzo round di negoziati tra Mosca e Kiev.
Secondo gli esperti americani, le truppe russe potrebbero aver deciso una breve pausa operativa per far scattare nuove operazioni contro Kiev, Charkiv e forse Odessa.
Ieri si è svolto il colloquio, durato oltre mezz’ora, tra il presidente Usa Joe Biden e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky: il primo ha evidenziato l'aumento dell'assistenza di sicurezza, umanitaria ed economica all'Ucraina e sottolineato come la sua amministrazione stia cercando di assicurarsi ulteriori fondi dal Congresso. Il secondo, in un videocollegamento con i senatori americani ha chiesto la no-fly zone, la messa al bando del petrolio russo, sanzioni ai russi comuni e l'invio di droni, missili e jet, ricordando che le 15 centrali nucleari del Paese, se attaccate, rappresentano un potenziale pericolo per l'intero continente.
Sempre ieri sera il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato il premier israeliano Naftali Bennett: "L'obiettivo comune resta quello di mettere fine alla guerra il prima possibile. Lavoreremo per questo", ha detto il portavoce del governo di Berlino, Steffen Hebestreit.
Nella notte sono arrivati infine due comunicati con i quali Visa e Mastercard danno notizia di aver sospeso le operazioni in Russia.
(Unioneonline/s.s.)