Fallisce per la seconda volta in 48 ore l'apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili dalla città portuaria di Mariupol, dove secondo la Croce Rossa "la gente vive nel terrore", ci sono "scene devastanti di sofferenza umana" e 200mila persone bloccate.

Ancora una volta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto appoggio militare ai leader dell'Occidente, avvertendo che se non gli verrà dato vuol dire che "anche voi volete che ci uccidano lentamente". Dalla Nato è arrivato un nuovo no alla no fly zone mentre il premier Mario Draghi si è limitato ad assicurare “sostegno e assistenza”. “La no fly zone potrebbe innescare la terza guerra mondiale”, ha detto senza mezzi termini il presidente del Consiglio Ue Charles Michel (QUI il motivo del no dell’Occidente alla no-fly zone).

Proseguono intanto i colloqui diplomatici: il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto a Vladimir Putin di "garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace", ma il Cremlino ha risposto che le sue "operazioni militari" saranno sospese solo se Kiev "cesserà le sue azioni militari", auspicando che nei prossimi colloqui bilaterali i delegati ucraini mostrino "un approccio più costruttivo che tenga pienamente conto della realtà esistente".

Il presidente francese Emmanuel Macron è tornato a confrontarsi per quasi due ore con lo “zar” (la sua quarta telefonata dall'inizio della guerra) e lo trova "sempre molto determinato" nel raggiungimento dei suoi obiettivi, cioè la "denazificazione" e la "neutralizzazione" dell'Ucraina e il riconoscimento dell'annessione della Crimea e dell'indipendenza del Donbass. Tali obiettivi, secondo Putin, "se non saranno raggiunti con il negoziato lo saranno con le operazioni militari". 

Sullo sfondo la situazione umanitaria, che peggiora di giorno in giorno: secondo l'Unhcr sono più di 1,5 milioni i rifugiati che sono fuggiti dall'inizio dell'invasione, in quella che è "la crisi di profughi più veloce in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale".

GLI AVVENIMENTI DELLA GIORNATA:

Netflix sospende il servizio in Russia

Netflix ha sospeso il suo servizio in Russia in segno di protesta contro l'invasione dell'Ucraina. La società aveva già annunciato nei giorni scorsi anche la sospensione di tutti i futuri progetti e delle future acquisizioni, unendosi alla crescente lista di compagnie occidentali che hanno tagliato i legami col Paese.

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Ennesimo appello di Sheva in lacrime: “Italia, aiutaci”

"L'Italia mi ha fatto sentire uno di voi, è la mia seconda patria. Aprite il cuore al popolo e alla mia gente ai bambini e agli anziani che hanno tanto bisogno del vostro aiuto. Ce n'è già tanto, lo so, ma ne chiedo ancora".

Così l'appello di Andriy Shevchenko, in lacrime, parlando della situazione in Ucraina a Che tempo che fa. "Ho molti parenti ancora lì, li sento tutti i giorni ma sono molto preoccupato per la loro scelta di rimanere - ha proseguito l'ex ct dell'Ucraina e giocatore del Milan -. Mi raccontano quel che succede, città bombardate, dove muoiono bambini e anziani che non possono andarsene. E' un incubo da cui vorrei potermi svegliare".

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Di Maio: “Non vogliamo entrare in guerra”

Fornire aerei all'Ucraina "non è possibile", perché questo "significherebbe entrare in guerra e questo noi non lo vogliamo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Che tempo che fa su Rai 3.

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Di Maio: “alternativa a sanzioni è la terza guerra mondiale”

"L'alternativa alle sanzioni, che richiedono più tempo, è la Terza guerra mondiale, che noi non vogliamo assolutamente". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Che tempo che fa.

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Di Maio: “Non è guerra est contro ovest, Putin è isolato”

"C'è solo spazio per la diplomazia" per superare la crisi in Ucraina, "ma la diplomazia non ha i tempi delle bombe, ha bisogno di tempo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a “Che tempo che fa”: "Putin è isolato, non c'è un est contro ovest". 

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Tik Tok sospende il live-streaming in Russia

“Alla luce della nuova legge russa sulle ‘notizie false’, non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti nel nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge”. Lo annuncia Tik Tok su Twitter.

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Bennett parla anche con Scholz e Macron

Dopo il colloquio con il presidente Vladimir Putin, il premier israeliano Naftali Bennett ha parlato anche con il presidente francese Olaf Scholz e con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha fatto sapere il suo ufficio.

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Si dimette il direttore del Bolshoi

Il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, ha annunciato le dimissioni. Lo riporta l'Interfax. "Dopo aver affrontato una scelta impossibile tra i miei musicisti preferiti russi e francesi, ho deciso di dimettermi da direttore del Teatro Bolshoi di Mosca e da direttore musicale dell'Orchestre National du Capitole de Tolosa", afferma Sokhiev.

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Draghi a Zelensky: “L’Italia vuole fornire sostegno e assistenza”

Nel corso della telefonata con Zelensky, Draghi, spiega Palazzo Chigi, "ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all'Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l'Italia sostenga l'appartenenza dell'Ucraina alla famiglia europea. Il Presidente Zelensky ha ringraziato il Presidente Draghi per la sua vicinanza e per quella dell'Italia".

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Zelensky: “Ho parlato con Draghi di adesione alla Ue”

"Ho discusso con il Presidente del Consiglio Mario Draghi del modo per contrastare l'aggressione. L' ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. E' stata sollevata la questione del sostegno all'Ucraina e dell'esame della nostra domanda di adesione in Europa". Lo fa sapere il presidente ucraino Zelensky via Twitter.

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Mosca: “Non ospitate jet ucraini o sarete in guerra contro di noi”

Il ministero della Difesa russo, citato da Interfax, avverte che qualunque Paese ospiti aerei militari ucraini "sarà coinvolto nel conflitto". "Sappiamo che ci sono alcuni aerei da combattimento in Romania e in altri Paesi confinanti. Vogliamo sottolineare che l'uso futuro di questi aerei contro la forze armate russe potrebbe essere considerato come un coinvolgimento di questi Paesi nel conflitto armato", ammonisce Mosca.

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Putin a Macron: “I corridoi umanitari dipendono da Kiev”

"La responsabilità del rispetto dei corridoi umanitari è degli ucraini, sono loro che decidono se lasciar uscire o no la popolazione dalle città accerchiate": lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, all'omologo francese Emmanuel Macron, che nella telefonata di oggi gli ha ribadito la richiesta del rispetto della protezione umanitaria dei civili.

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Mosca: “Distrutte tutte le forze aeree di Kiev”

Il ministero della Difesa russo sostiene che "praticamente tutte le forze aeree del regime di Kiev pronte alla battaglia sono state distrutte". Lo riferisce la Tass.

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Putin a Macron: “Non attaccheremo le centrali nucleari”

Vladimir Putin ha detto oggi al presidente francese Emmanuel Macron di essere "pronto a rispettare le norme dell'Aiea sulla protezione delle centrali nucleari". Nella telefonata di un'ora e 45 minuti, secondo quanto riferisce l'Eliseo, Putin ha detto a Macron che "non è sua intenzione procedere ad attacchi contro le centrali" in Ucraina.

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La risposta di Varsavia a Zelensky: “Non manderemo i nostri jet”

"La Polonia non manderà i suoi jet all'Ucraina, come pure non consentirà di usare i suoi aeroporti. Stiamo aiutando in molte altre aree". Lo ha fatto sapere la cancelleria del primo ministro polacco, come riferiscono i media Usa, rispondendo alla richiesta di Zelensky.

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L’appello di Zelensky all’Occidente: “Dateci aerei”

"Vi chiediamo ogni giorno una no-fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre". E’ l'ultimo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader occidentali. 

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Ong: “2.500 arresti nelle città russe”

Almeno 2.500 persone che manifestavano contro l'intervento militare in Ucraina sono state arrestate domenica in circa 50 città della Russia. Lo ha reso noto l'Ong Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni. 

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Putin: “E’ Kiev ad impedire le evacuazioni da Mariupol”

Vladimir Putin accusa le autorità di Kiev di impedire le evacuazioni di civili da Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il Cremlino.

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Blinken vola da Macron

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken incontrerà a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron martedì sera. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned

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Croce Rossa: “Interrotta l'evacuazione a Mariupol”

L'evacuazione di Mariupol, nel sud dell'Ucraina, si è interrotta. Lo ha reso noto la Croce Rossa. 

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Aumenta il flusso degli ucraini giunti in Italia

Sono 14.237 i cittadini ucraini entrati in Italia finora: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Il dato, aggiornato a oggi, è stato comunicato dal ministero dell'Interno. Le principali destinazioni risultano essere Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia. In 24 ore sono oltre 3mila gli ucraini arrivati nel nostro Paese.

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Erdogan a Putin: “Subito il cessate il fuoco”

Il presidente turco Erdogan, parlando con Vladimir Putin, ha detto che è necessario “garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace". Lo rende noto Interfax. 

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Pesanti bombardamenti a ovest di Kiev

Pesanti bombardamenti si registrano oggi a ovest e a nord-ovest di Kiev. Due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint installato per consentire l'ingresso di civili in città dalla periferia. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini, secondo la Cnn.

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Telefonata tra Macron e Putin

Un colloquio telefonico è avvenuto fra i presidenti Emmanuel Macron e Vladimir Putin, secondo quanto annuncia l'Eliseo. Si tratta della quarta telefonata fra i due dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.

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Il Papa: “La Santa Sede pronta a fare di tutto per fermare la guerra”

"La Santa Sede è disposta di fare di tutto, a mettersi in servizio per questa pace", ha detto il Papa all'Angelus. "In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare - ha annunciato -: il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai più bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto 'ad interim' del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale". "Questa presenza di due cardinali lì - ha aggiunto Bergoglio - è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: 'la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà’”.

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Colloquio telefonico fra Erdogan e Putin 

Il presidente russo, Vladimir Putin, e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, hanno avuto un colloquio telefonico sull'Ucraina, secondo quanto riferisce la tv turca Tpt.

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Blinken vede Kuleba e attraversa la frontiera Ucraina

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha brevemente attraversato la frontiera ucraina dopo aver incontrato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. I due si erano ritrovati alla frontiera con la Polonia per confrontarsi sugli sforzi occidentali a sostegno dell'Ucraina dopo l'invasione russa. 

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"Su Chernihiv i russi hanno sganciato bombe da 500 kg”

Le forze armate russe avrebbero sganciato "potenti bombe" su aree residenziali della città ucraina settentrionale di Chernihiv, dove sono morte molte decine di civili, scrive il Guardian. Un residente ha postato sui social la foto di una bomba inesplosa da 500 chili, modello Fab-500 di progettazione sovietica, un tipo di arma impiegata per distruggere strutture fortificate e bunker o per distruggere obiettivi industriali di interesse militare.

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Bennett parla di nuovo con Zelensky

Il premier israeliano Naftali Bennett ha di nuovo parlato con il presidente Volodomyr Zelensky. Lo ha fatto sapere l'ufficio di Bennett precisando che si tratta del terzo colloquio nelle ultime 24 ore. Ieri Bennett è andato a Mosca dal presidente Vladimir Putin e poi dal cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino.

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"Parte di Mariupol e sotto il controllo di Donesk”

Le forze della repubblica popolare del Donesk hanno preso il controllo del quartiere di Staryi Krym a Mariupol. Lo riferisce il ministero russo della Difesa.

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Kiev, "finora in Ucraina uccisi oltre 11.000 soldati russi”

Oltre 11mila soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, lo scorso 24 febbraio, secondo quanto afferma lo stato maggiore militare ucraino. Solo ieri Kiev parlava di 10mila russi caduti e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rimproverava a Vladimir Putin di averli mandati a morire inutilmente.

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"Donetsk annuncia riapertura corridoi umanitari oggi”

I corridoi umanitari dalle città assediate di Mariupol e di Volnovakha, che ieri non hanno funzionato, saranno riaperti questa mattina, secondo quanto dichiara il vicecomandante della milizia filorussa dell'autoproclamata di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin.

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Bennett rientrato in Israele dopo tour Mosca-Berlino

Il premier Naftali Bennett è rientrato in Israele al termine della spola diplomatica centrata sulla guerra in Ucraina durante la quale ieri ha incontrato a Mosca il presidente russo Vladimir Putin e poi a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il colloquio con Scholz, ha reso noto il suo portavoce, è durato un'ora e mezzo. In mattinata Bennett parteciperà a Gerusalemme alla consueta seduta domenicale del consiglio dei ministri.

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Spari a civili, evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel

Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. A denunciarlo sono i residenti dell'area secondo quanto riportato dai media locali. Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo ad un rifugio. La ragazza era insieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato. 

(Unioneonline)

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