Ennesima retata in Turchia: la procura di Istanbul ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di 110 persone e sequestrato una società accusata di avere legami finanziari con la rete del religioso in autoesilio negli Stati Uniti, Fethullah Gulen, che Ankara accusa di aver orchestrato il fallito golpe del 15 agosto 2016.

Oggetto della misura sono manager, dipendenti e partner del gruppo Kaynak Holding - che controlla 23 imprese nei settori media, turismo e logistica - accusati di organizzazione terroristica, frode aggravata e di aver violato la legge sulle donazioni caritatevoli.

Secondo quanto appreso, gli arresti sono scattati nel corso di un'operazione in 24 province del Paese, tra le quali Ankara, Izmir, Bursa ed Eskisehir.

Nelle purghe seguite al tentato golpe contro il presidente Recep Tayyip Erdogan più di 50mila persone sono state incarcerate e 150mila licenziate o sospese dal lavoro nell'esercito e nei settori pubblico e privato.

(Redazione Online/F)

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