La top model russo-kazaka Ruslana Korshunova, morta suicida a 20 anni nel 2008 cadendo dal nono piano del suo appartamento a Manhattan, due anni prima era stata sul famigerato jet “Lolita Express” di Jeffrey Epstein per un viaggio nella sua isola caraibica di Little St. James, teatro di orge e incontri sessuali tra vip e minorenni.

È uno dei dettagli emersi dalla diffusione dei documenti giudiziari del caso Epstein dopo la loro desecretazione. Korshunova aveva lavorato in pubblicità per Marc Jacobs, Dkny, Vera Wang, e Nina Ricci.

Sembra un vaso di Pandora la serie di atti giudiziari legati al caso Epstein e desecretati a puntate a cinque anni dal suo suicidio in cella mentre attendeva il processo per traffico di minorenni.

La seconda tranche di documenti, 19 dopo gli oltre 40 di mercoledì, con migliaia di pagine di deposizioni, rivela nomi nuovi ma anche dettagli imbarazzanti legati a personaggi già noti nell'orbita di Epstein, pur se non penalmente rilevanti. Come Bill Clinton, che sarebbe entrato negli uffici di Vanity Fair e avrebbe «minacciato» lo staff affinché non pubblicasse articoli sul traffico sessuale del suo buon amico Jeffrey.

A raccontare l'episodio è stata Virginia Giuffre, la grande accusatrice di Epstein, in una email ad una giornalista del Daily Mail. Nelle carte l'ex presidente viene descritto come qualcuno che «aveva viaggiato con Epstein e Ghislaine Maxwell (la sua fidanzata, ndr) e che avrebbe potuto avere informazioni sulla condotta» del finanziere e della sua complice.

Si alza poi il velo su quelli che erano gli obiettivi del traffico di adolescenti orchestrato dal finanziere e dalla sua compagna: Epstein offrì una ragazza, identificata in un documento del 2014 con lo pseudonimo di "Jane Doe 3", a «numerosi eminenti politici americani, potenti dirigenti aziendali, presidenti stranieri, un noto primo ministro e altri leader mondiali», allo scopo di «ingraziarseli» per la sua attività finanziaria ma anche «per ottenere potenziali informazioni ricattatorie» facendosi raccontare dall'adolescente i dettagli degli incontri sessuali. Il documento però non nomina i vip.

La giovane fu contattata per la prima volta da Maxwell nel 1999, quando aveva solo 15 anni. Come lei, decine di altre minorenni. Tra i nomi nuovi dei "clienti”, spuntano quelli di Leslie Wexner, il titano della vendita al dettaglio dietro Victoria's Secret, The Limited e altre catene di negozi. O del miliardario Glenn Dubin, dell'ex ambasciatore Usa e governatore del New Mexico Bill Richardson, dell'ex senatore George Mitchell. Tutti negano. I nomi che continuano a mantenere alta l'attenzione sono quelli di Bill Clinton, Donald Trump. E del principe Andrea, su cui un gruppo politico anti-monarchico, Republic, ha chiesto di aprire nuove indagini. Ma Scotland Yard ha già chiuso la porta, dopo le precedenti indagini concluse con un non luogo a procedere e la transazione extragiudiziale multimilionaria del principe con la sua accusatrice Virginia Giuffre. 

(Unioneonline/D)

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