Rex Tillerson, segretario di Stato americano è volato a Mosca.

Il primo appuntamento in agenda è con il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che ha condannato i raid americani in Siria in risposta agli attacchi chimici dello scorso 4 aprile.

"È importante che non accada più", ha detto Lavrov auspicando il rafforzamento della coalizione contro il terrorismo.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto, non devono imporre alla Russia la "falsa scelta" fra stare con loro o contro di loro.

Tillerson ha risposto rimarcando le "nette differenze" tra Mosca e Washington (in riferimento all'appoggio russo al presidente siriano Bashar Al Assad): "Queste diversità esistono, ma noi lavoreremo per appianarle".

Non è ancora chiaro se il braccio destro di Trump incontrerà Putin: il colloquio non è in programma ma un portavoce del Cremlino non lo esclude.
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