Tutto il mondo si mobilita per inviare soccorsi nell’area colpita dal terremoto in Turchia e Siria, compresa l’Italia. Anche dalla Sardegna gli aiuti potrebbero partire per fornire assistenza. Al momento sembra difficile che qualche squadra venga inviata sul posto, ma tutto è pronto.

Una sessantina di persone, tra vigili del fuoco, Protezione civile e sanitari, è già arrivata alla base di Incirlik, non lontana dall’epicentro del sisma, a bordo di un C-130 dell’Aeronautica militare. Nel gruppo ci sono gli esperti Usar (Urban search and rescue) specializzati nel recupero sotto le macerie.

Per cominciare gli interventi è necessario però il via libera delle autorità turche.

Nelle prossime settimane partirà una nave della Marina Militare e sarà inviato materiale per allestire un ospedale da campo.

La Sardegna è in allerta: «Restiamo in attesa di disposizioni dal dipartimento nazionale», fanno sapere dalla Protezione civile regionale.

L’ultimo bilancio parla di oltre 8.300 vittime.

(Unioneonline)

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