La speranza e la vita in mezzo alle macerie. Si susseguono quelli che i soccorritori definiscono “miracoli”, nelle città di Turchia e Siria devastati dal terremoto dei giorni scorsi.

Mentre le vittime totali provocate dal sisma salgono a 21mila le squadre al lavoro tra i detriti dei palazzi distrutti continuano a estrarre vivi sopravvissuti. Uomini, donne e anche bambini. Tra questi ultimi, Hilal, 10 anni, salvato dopo 90 ore tra le rovine di un appartamento di 7 piani nella provincia turca di Hatay.

Per salvare il bimbo, riporta il quotidiano turco Hurriyet, i soccorritori hanno scavato una galleria: il bambino era sotto un blocco di cemento e, con l'approvazione dei parenti, si è deciso di amputargli un braccio, con un'operazione eseguita sotto le macerie. Nel sisma il bambino ha perso i genitori e i 3 fratelli.

(Unioneonline/l.f.)

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