Fermento e preoccupazione nella comunità internazionale per la decisione dell'Iran di riavviare le operazioni di arricchimento dell'uranio al 20% nell'impianto nucleare di

Fordo, nei pressi della città santa sciita di Qom.

Si tratta infatti di un significativo superamento dei limiti previsti dall'accordo sul nucleare firmato nel 2015.

Le reazioni all'annuncio di Teheran non si sono fatte attendere. "Se l'annuncio verrà attuato, rappresenterebbe un notevole allontanamento dagli impegni sul nucleare dell'Iran" con "gravi implicazioni sulla non-proliferazione" delle armi nucleari, ha detto il portavoce della Commissione Ue Peter Stano.

Durissimo il commneto del premier israeliano Benjamin Netanyahu: "Israele non permetterà all'Iran di produrre armi atomiche". Il regime degli ayatollah "continua a violare i propri impegni, a sviluppare anche sottoterra la capacità industriale di arricchire l'uranio". "Tutto questo porta alla conclusione - ha sottolineato - che

l'Iran cerca di sviluppare un progetto nucleare a fini militari", ha aggiunto Netanyahu.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata