"Se entreranno in vigore le nuove sanzioni contro Teheran gli Stati Uniti dovranno spostare le loro basi nella regione fino a 2mila chilometri di distanza dai nostri confini (ora si trovano a circa 500 chilometri, ndr), fuori dal raggio d'azione dei missili iraniani".

La minaccia, neanche tanto velata, arriva da una delle personalità più influenti della Repubblica Islamica dell'Iran.

Si tratta del capo delle Guardie della rivoluzione Mohammad Ali Jafari, che tenta così di scongiurare l'ipotesi, sempre più probabile, di nuove sanzioni a Teheran.

Un forte allentamento delle sanzioni era arrivato nel 2015, sotto la presidenza Obama, nel quadro dell'accordo sul nucleare raggiunto dall'Iran con le principali potenze internazionali.

Un accordo che Trump minaccia di rivedere, infliggendo nuove sanzioni a Teheran.

"Se gli Stati Uniti considereranno le Guardie della rivoluzione come un gruppo terroristico - ha rincarato Ali Jafari - i pasdaran faranno lo stesso con l'esercito americano. Le guardie della rivoluzione combattono la guerra contro lo Stato Islamico in Siria e Iraq".

(Redazione Online/L)
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