Il ministro delle Sviluppo economico russo, Alexei Ulyukayev, è stato arrestato con l'accusa di aver ricevuto una tangente da due milioni di dollari, circa 1,8 milioni di euro.

Lo ha reso noto la Commissione investigativa di Mosca, che riferisce direttamente al presidente Vladimir Putin, secondo cui Ulyukayev avrebbe ricevuto la mazzetta in cambio del via libera del suo ministero alla vendita del 50% di azioni del governo della compagna petrolifera Bashneft ad un'altra compagnia, la Rosneft, guidata da Igor Sechin, vicinissimo al Cremlino.

Già vice presidente della Banca centrale russa, 60 anni, Ulyukayev era ministro dello Sviluppo economico dal 2013.

Le accuse contro Ulyukayev sono "molto gravi" e richiedono "prove molte serie", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendo che il presidente Vladimir Putin è stato "naturalmente informato dell'arresto, era informato sin dall'inizio dell'inchiesta" e "viene stato continuamente aggiornato".

In serata da Mosca è arriva la conferma della revoca dell'incarico.
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