Continua la caccia degli inquirenti francesi agli autori delle profanazioni dei cimiteri ebraici in Alsazia.

Tra dicembre 2018 e dicembre 2019, in questa regione al confine con la Germania oltre 240 tombe dei cimiteri Herrlisheim, Quatzenheim, Westhoffen sono state barbaramente imbrattate con scritte e simboli neonazisti. Da allora, scrive oggi la stampa transalpina, le indagini, benché meticolose, non hanno consentito di indentificare gli autori ma gli inquirenti si dicono determinati ad andare fino in fondo.

La prima di questa serie di profanazioni risale all'11 dicembre 2018, nel cimitero di Herrlisheim, a nord di Strasburgo, con 37 lapidi e un memoriale della Shoah ricoperti di svastiche. Due mesi dopo, il 19 febbraio 2019, simili episodi si sono verificati nel cimitero di Quatzenheim, ad ovest di Strasburgo, con 96 tombe profanate e il presidente Emmanuel Macron recatosi il giorno stesso sul posto.

Infine, il 3 dicembre, a Westhoffen, altro cimitero della zona, erano state rinvenute 107 tombe ebraiche ricoperte di svastiche.

Incaricata dell'inchiesta è la gendarmeria di Strasburgo che prosegue le investigazioni, parlando di "mobilitazione eccezionale" con mezzi sia "locali" sia "nazionali" per cercarne di venirne a capo al più presto.

(Unioneonline/v.l.)
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