È tempo di evacuazione di stranieri in Sudan, con la capitale Khartoum in preda ormai da oltre una settimana ai violentissimi scontri tra eserciti e paramilitari.

La Difesa ha avviato l'operazione. «Le attività di evacuazione dei nostri connazionali sono coordinate dal comando operativo di vertice interforze. Sono già decollati due C-130 dell'aeronautica militare alle 13.55 ora italiana da Gibuti alla volta di Khartoum con a bordo personale delle forze speciali dell'Esercito italiano e dei Carabinieri. La sicurezza degli aeroporti è assicurata dai fucilieri dell'aria dell'aeronautica militare», ha spiegato il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Gli Stati Uniti hanno completato l'evacuazione del personale della loro ambasciata, condotta tramite un aereo militare americano. La Francia dal canto suo ha iniziato una “operazione di evacuazione rapida” dei suoi cittadini e del personale diplomatico.

L’Italia sta organizzando l’evacuazione dei nostri connazionali con velivoli militari già dislocati a Gibuti, il piccolo Stato-base militare incastonato tra Eritrea, Etiopia e Somalia. La situazione è troppo pericolosa e sono circa 140 i civili italiani bloccati in Sudan, «sono stati contattati e stanno tutti bene», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Ci sono 140 cittadini italiani che devono essere evacuati, il punto di incontro è l'ambasciata che è pienamente operativa e poi ci sono i militari che saranno coinvolti nelle operazioni di salvataggio. Noi contribuiremo anche all'evacuazione degli svizzeri e della nunziatura apostolica e di una ventina di cittadini europei. Circa 200 civili dovranno essere evacuati dai nostri militari, lavoriamo per farlo entro la notte», ha aggiunto Tajani.

Si lavora ad una replica dell'operazione Afghanistan, dedicata però stavolta solo ai cittadini italiani. «Cari connazionali, con il nostro Ministero della Difesa stiamo lavorando ad una finestra di opportunità per lasciare Khartoum via aerea, che potrebbe avere luogo nella giornata di oggi, domenica 23 aprile. Il punto di raccolta sarà entro le ore 12.00 presso la residenza dell'Ambasciatore d'Italia»: è il testo di un messaggio inviato dall'Unità di crisi della Farnesina agli italiani intrappolati nella capitale sudanese dai combattimenti fra esercito e paramilitari.

Finito invece l’incubo per 19 turisti italiani sorpresi dai combattimenti mentre erano in crociera nelle acque di Port Sudan, sono sbarcati in Egitto, ha annunciato Tajani.

I combattimenti sinora hanno provocato centinaia di morti e migliaia di feriti, mentre i sopravvissuti devono far fronte alla carenza di elettricità e cibo. La rete Internet è bloccata in quasi tutto il Paese.

(Unioneonline/L)

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