"Vado a sparare in una scuola elementare”. 

Lo aveva annunciato a una ragazza Salvador Ramos, il 18enne che due giorni fa ha fatto irruzione in una scuola elementare di Uvalde, in Texas, ammazzando a colpi di fucile 19 bambini e due maestre.

Il giovane prima della strage aveva inviato una serie di messaggi a una ragazza in Germania annunciandole l’intenzione di “sparare in una scuola elementare" dopo aver “sparato alla testa a sua nonna". Tutto questo poco prima di commettere il massacro.

La ragazza ha 15 anni, vive a Francoforte e aveva conosciuto il killer tramite una piattaforma social il 9 maggio. Parlava tutti i giorni con lui su FaceTime e tramite un'app chiamata Yubo, ha raccontato, specificando che generalmente nelle loro conversazioni "sembrava felice e a suo agio". A un certo punto le ha detto che sarebbe andato a trovarla "presto" a Francoforte.

Eppure altri messaggi l'avevano turbata. Le aveva raccontato ad esempio di aver ricevuto delle munizioni che si "espandevano a contatto con le persone". Lei gli ha chiesto cosa avesse in mente di fare e lui le ha risposto: "Aspetta, è una sorpresa". 

UN ALTRO ARRESTO – Intanto, all'indomani della strage alla Robb Elementary School, la polizia ha arrestato - sempre in Texas - uno studente con una pistola stile Ak-47 (il Kalashnikov) e un fucile stile Ar-15, il più usato nelle sparatorie in Usa.

L'arresto è avvenuto all'esterno della scuola superiore Berkner di Richardson, 560 km a nord di Uvalde. Ad allertare la polizia è stato un testimone che aveva visto una persona con un fucile vicino alla scuola. Il giovane è stato accusato di porto d'armi illegale in una zona scolastica “weapon-free".

(Unioneonline/D)

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