Nuove udienze (precedute, martedì, dall'ormai consueto saluto nazista all'ingresso in aula) per Anders Behring breivik, l'autore delle stragi di Utoya e Oslo, costate la vita, il 22 luglio del 2011, a 77 persone.

Il killer, condannato a 21 anni, eventualmente prolungabili, sta aspettando la sentenza della giustizia norvegese in merito alla sua denuncia di "trattamento disumano in carcere".

Un primo pronunciamento positivo l'attentatore lo ha già ottenuto nell'aprile 2016, ora, al processo d'appello dopo il ricorso dello Stato, confida di incassare dai magistrati un ulteriore parere positivo per ottenere condizioni detentive meno strette e l'attenuazione dell'isolamento.

Davanti alla Corte, Breivik ha rilasciato brevi dichiarazioni. "Finora ho mentito a me stesso. L'isolamento mi ha veramente danneggiato e mi ha reso più radicale", ha detto.

IL SALUTO NAZISTA DI BREIVIK - VIDEO:

L'uomo ha anche spiegato, in maniera sconessa, perché è solito prodursi nel gesto caro ai nostalgici del Terzo Reich: "È un segno di "solidarietà e non per offendere", ha dichiarato. Aggiungendo: "Ho sempre lottato affinché gli etnonazionalisti fossero inclusi nelle democrazie. Non è mai stato mio intento offendere gli altri".
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