Strage a Kabul, sette morti nelle proteste contro il presidente afghano
Sono almeno sette i manifestanti morti nelle proteste seguite all'ultima strage nel cuore di Kabul, dove l'esplosione di un'autobomba ha ucciso oltre 90 persone.
Al corteo hanno partecipato decine di abitanti della città e di attivisti della società civile, chiedendo le dimissioni del presidente Ashraf Ghani e dei vertici della sicurezza, dal consigliere per la Sicurezza nazionale al capo dei servizi segreti.
La loro colpa, dicono i cittadini, è quella di non riuscire a tenere sotto controllo la situazione nel Paese, in balìa dei talebani e dei militanti dell'Isis.
Poche ore dopo l'inizio delle manifestazioni, sono partiti gli scontri con le forze dell'ordine, che avrebbero cominciato a sparare e a lanciare lacrimogeni mentre la folla si avvicinava al palazzo presidenziale.
Intanto, stando alle emittenti locali, il presidente Ghani ha autorizzato l'esecuzione di 11 detenuti - insorti del movimento dei Talebani e della rete Haqqani - condannati alla pena di morte.