È "assolutamente probabile" che l'ordine di usare l'agente nervino in territorio britannico sia partito direttamente da Vladimir Putin.

È la convinzione del ministro degli Esteri di Londra, Boris Johnson.

Dichiarazioni pesanti che arrivano in concomitanza con un altro colpo di scena nelle indagini sul giallo dell'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia, avvenuto lo scorso 4 marzo a Salisbury, nel Regno Unito.

L’agente nervino che ha ridotto in fin di vita i due sarebbe stato infatti messo proprio nella valigia della giovane, prima ancora che partisse da Mosca.

Gli inquirenti sarebbero giunti a questa conclusione, secondo quanto riporta il "Telegraph"

Gli investigatori starebbero ora indagando sulla possibilità che sia stato impregnato con la sostanza tossica un abito o un regalo, che sarebbe stato poi aperto nella casa di Salisbury.

Il tabloid inglese afferma che l'intelligence starebbe al momento "lavorando sulla teoria" di una possibile contaminazione di "vestiti, cosmetici" o di un oggetto.

La figlia dell'ex spia è arrivata in Gran Bretagna pochi giorni prima dell'avvelenamento per far visita al padre.

IL GOVERNO ITALIANO ESPRIME SOLIDARIETÀ A LONDRA - Dopo Usa, Francia e Germania, anche il governo italiano ha espresso "forte solidarietà" alla Gran Bretagna, alle prese con il caso Skripal.

Caso che si è trasformato in una vera e propria "battaglia diplomatica" tra Londra e Mosca, dopo l'annuncio da parte della premier Theresa May dell'espulsione di 23 diplomatici russi, a cui ha fatto seguito un'identica contromisura adottata dalla Russia.

Dopo la riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di mercoledì, il Regno Unito ha incassato il sostegno di Parigi, Berlino e Washington.

Tutti e quattro i Paesi hanno diffuso una dichiarazione congiunta in cui hanno puntato il dito contro la Russia: "Non c'è spiegazione plausibile alternativa" al coinvolgimento di Mosca e "noi, i leader di Francia, Germania, Usa e Regno Unito, proviamo orrore per l'attacco" contro l'ex spia russa.

Ieri mattina il presidente francese, Emmanuel Macron, aveva promesso che annuncerà "nei prossimi giorni le misure che contiamo di adottare".

Oggi Macron, in conferenza congiunta con Angela Merkel, ha ribadito: "Condanniamo questa interferenza russa, perché tutto ci porta a credere che ci sia davvero la Russia dietro l'attacco".

(Unioneonline/F-l.f.)

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