L’ultima stima delle vittime del terremoto che ha colpito Siria e Turchia quasi una settimana fa parla di oltre 30mila morti, ha dichiarato il vicepresidente turco Fuat Oktay.

Nel distretto di Antakya un bimbo di soli sette mesi è stato recuperato vivo dopo aver trascorso 140 ore sotto le macerie. 

L’Italia è in prima linea per l’invio degli aiuti umanitari alla popolazione, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha disposto la spedizione di materiale medico, ambulanze e medici. I due aerei militari C-130 sono partiti da Pisa, sotto la supervisione del segretario generale della Farnesina, il sardo Ettore Sequi. Oggi il trasferimento a Damasco e da lì la distribuzione nelle varie aree, in particolare Lattakia, Aleppo, Hama e Tartous.

Si tratta del primo invio di aiuti da parte di un Paese europeo in Siria per rispondere ad una tragedia che ha colpito una popolazione già afflitta da quasi 12 anni di conflitto.

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata