Sono ripresi i raid aerei condotti da caccia russi sulla zone della provincia di Idlib, nella Siria nordoccidentale, in mano ai ribelli.

Lo denunciano gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.

Nella notte il presidente americano Donald Trump aveva avvertito il suo omologo siriano Bashar al-Assad (e dunque l'alleato di quest'ultimo Vladimir Putin) di non mettere a segno un "attacco sconsiderato" a Idlib, affermando su Twitter che ''i russi e gli iraniani commetterebbero un grave errore umanitario partecipando a questa potenziale tragedia umana. Centinaia di migliaia di persone potrebbero essere uccise. Non lasciate che accada''.

"Una tale offensiva - aveva fatto eco il ministero degli Esteri di Parigi - avrebbe conseguenze disastrose. Porterebbe ad una nuova importante catastrofe umanitaria e migratoria perché potrebbe direttamente minacciare i 3 milioni di civili conteggiati dall'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell'Onu nella regione".

Ieri il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Zarif, alleato del regime di Damasco come la Russia, aveva detto che era giunto il momento di ''ripulire'' la provincia di Idlib dalla presenza di militanti.

(Unioneonline/D)

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