"Non sono un terrorista, non sono latitante, la polizia tunisina mi ha interrogato tutto il giorno. Denuncio tutti!".

"Chi l'ha visto" ha rintracciato in Tunisia Atef Mathlouthi, il 41enne segnalato all'ambasciata italiana a Tunisi, tramite una lettera anonima, perché "sul punto di portare a termine un atto terrorista a Roma".

Secondo la missiva, obiettivi di un eventuale attacco jihadista da lui architettato sarebbero stati bar, siti turistici, centri commerciali, bus e linee della metropolitana della Capitale.

Dopo l'allerta è scattato immediatamente il dispositivo di sicurezza, diramato anche in altre città italiane.

L'allarme è ora rientrato: Mathlouthi, riferisce la Questura di Roma, "non è ritenuto un pericolo concreto e attuale" anche se la vicenda resta "in fase di ulteriore approfondimento".

(Unioneonline/D)

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