Il volto di Maddie McCann, la bimba scomparsa nel 2007 in Portogallo durante una vacanza con la sua famiglia, usato per la pubblicità di un’azienda che produce fast food da asporto su un van, la Otley Burger Company.

La società, con sede a Leeds, ha pubblicato una serie di annunci sui social media in occasione della festa della mamma, che quest’anno nel Regno Unito cadeva il 27 marzo.

“Con hamburger così buoni, lascerai i tuoi bambini a casa. Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere. Buona festa della mamma a tutte le mamme là fuori”, recita una pubblicità in cui appaiono i volti della piccola Maddie e di sua madre Kate. Come dire, se mangi a casa non succede niente. Un’altra inserzione mostrava invece un uomo che correva con la foto di Maddie tra le mani: “Hamburger for dinner”.

Contenuti giudicati offensivi dagli utenti. L’Asa, Advertising Strandards Authority, ha ricevuto tre denunce e migliaia di segnalazioni, che ha accolto, chiedendo ai social network (Facebook, Twitter e Instagram) di rimuovere i contenuti.

Pubblicità che sono state prontamente rimosse, poi Asa ha pubblicato il responso della sua indagine: “La Otley Burger Company ha affermato che non avrebbe più utilizzato le foto di Kate McCann in quel modo o sovrapposto le immagini del rapimento di Madeleine McCann. Ha detto che tutti gli annunci erano stati rimossi e non sarebbero più apparsi. Ha anche detto che l’immagine era un meme e che non c’era un product placement, quindi non era pubblicità”.

Secondo l’Authority il riferimento a un bimbo scomparso può essere “angosciante”, e che “gli inserzionisti non devono utilizzare frasi o immagini scioccanti per attirare l’attenzione”.

Non è la prima volta che l’azienda fa pubblicità controverse. In occasione della festa del papà dell’anno scorso aveva pubblicato immagini di noti serial killer. Sempre l’anno scorso ha pubblicato la foto di Karen Matthews, una mamma caduta in disgrazia che aveva finto il rapimento di sua figlia Shannon.

Il proprietario, il 29enne Joe Scholey, travolto dalle polemiche, ha detto di farlo esclusivamente per soldi e non si è scusato: “Non mi importa se le persone si sentono offese da queste campagne pubblicitarie. Qualche tempo fa ne pubblicai una che portò molti soldi e allora ho pensato, perché non farlo di nuovo?”. Ma questa volta non gli è andata bene.

(Unioneonline/L)
 

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