Una condanna a due anni e 11 mesi di reclusione per il dissidente russo Oleg Orlov, già copresidente della fondazione Memorial alla quale è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace nel 2022.

La notizia, confermata dai media internazionali, arriva dalla Russia.

Orlov è accusato di "discredito" dell'esercito russo in base a una legge bavaglio che, di fatto, vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe.

Sulla vicenda è intervenuta l’Unione europea, che ha esortato Mosca a ritirare le accuse.

«L’eminente difensore dei diritti umani e copresidente del Memorial, Oleg Orlov, è sotto processo a Mosca, accusato di “screditare” l’esercito russo», ha indicato Peter Stano, portavoce dell’Ue per la Politica estera su X. «Nulla può screditare questo esercito più delle sue azioni e del suo comportamento in Ucraina», ha aggiunto.

Stano ha quindi esortato la Russia «a rispettare la propria Costituzione e a ritirare le accuse» contro Orlov.

(Unioneonline/v.l.)

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