"Se gli Usa si ritirano dall'accordo nucleare se ne pentiranno come mai prima nella storia". La minaccia, a sei giorni da quel 12 maggio in cui Donald Trump deve decidere se rinnovare o ritirare la Casa Bianca dall'accordo del 2015, arriva direttamente dal presidente iraniano Hassan Rohani, in un discorso alla nazione tenuto in diretta tv.

"Trump e il regime sionista (Israele, ndr) devono sapere che il nostro popolo è unito", ha attaccato in un crescendo di toni Rohani.

Il presidente iraniano non ha specificato come reagirebbe in caso di ritiro dall'accordo di Washington, ma ha detto di avere in programma piani per far fronte a qualsiasi decisione del presidente Usa e di aver dato "gli ordini necessari", in particolare all'Organizzazione per l'energia atomica di Teheran, in previsione della dscelta di Trump.

"Ci sono un solo Stato, un piccolo Paese e un regime, che sostengono che l'accordo sul nucleare con l'Iran è stato un errore, e sono Usa, Arabia Saudita e Israele", ha aggiunto Rohani, per poi ribadire perentorio che Teheran "non terrà colloqui con nessuno sui suoi meccanismi di difesa" e che "non è affare di nessuno conoscere le nostre decisioni su come ci difenderemo".

Intanto sono giorni febbrili per Donald Trump, che entro il 12 maggio decidere se rinnovare l'accordo o ritirarsi, contro l'opinione di quasi tutti gli alleati occidentali. In una telefonata con il premier britannico Theresa May ha sottolineato il proprio impegno a garantire che l'Iran non entri mai in possesso di armi nucleari.

(Unioneonline/L)

ROHANI ANNUNCIA IL RAFFORZAMENTO DELL'ESERCITO IRANIANO:

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