La Cina prova a rassicurare circa gli eventuali danni sulla Terra per la ricaduta del suo razzo lanciato il 29 aprile per inviare nello spazio il primo modulo della stazione spaziale orbitante.

Il rischio "è estremamente basso", ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che i detriti potrebbero schiantarsi su un'area abitata.

"La gran parte dei componenti saranno distrutti dall'ablazione durante il rientro nell'atmosfera e la probabilità di causare danni alle attività o alle persone a terra è estremamente bassa", ha aggiunto Wang.

Esperti militari americani si aspettano che il razzo Long March 5B, separatosi dal modulo centrale della stazione spaziale cinese, ritorni sulla Terra tra sabato e domenica.

È al momento difficile prevedere dove e quando cadrà.

La Cina ha investito miliardi di dollari nell'esplorazione spaziale nel tentativo di accrescere la sua statura globale di potenza tecnologica, seguendo le orme di Stati Uniti, Russia ed Europa.

IN ITALIA - Nel frattempo anche l’Italia corre ai ripari e si terrà questa sera alle 20.30 nella sede del Dipartimento della Protezione Civile il primo incontro del tavolo tecnico che seguirà le operazioni di rientro incontrollato in atmosfera del razzo.

Alla riunione, che si svolgerà in video collegamento, oltre all'Asi (Agenzia Spaziale Italiana), parteciperà un membro dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentanti del Ministero dell'Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi (Comando operativo di vertice interforze) e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni.

Sulla base degli ultimi dati forniti dall'Asi, al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per domenica 9 maggio, con un'ampia finestra di incertezza. Non è quindi ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio. Fra gli strumenti utilizzati per il monitoraggio anche il Sardinia Radio Telescope.

(Unioneonline/v.l.)

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