Sono una decina le vittime dei violenti scontri che da giorni caratterizzano le principali piazze del Cile.

Le ultime due sono morte nel corso di un incendio che si è sviluppato durante il saccheggio di un grande magazzino, le precedenti cinque in una situazione simile in un supermercato.

A poco, quindi, è servito il coprifuoco imposto dalle autorità e continuano invece le proteste legate al carovita, in particolare all'aumento del prezzo dei biglietti per i mezzi di trasporto.

Il ministro dell'Interno, Andrés Chadwick, ha detto che sono più di 1500 le persone arrestate nelle ultime ore per 103 episodi di violenza, 50 nella regione di Santiago, 53 nel resto del Paese.

Anche una sessantina di agenti di polizia hanno dovuto ricorrere alle cure mediche e otto stazioni e sette autobus hanno subito atti vandalici.

"Siamo in guerra contro un nemico potente e implacabile, che non rispetta nulla o nessuno", ha commentato il presidente Sebastian Pinera che ha ribadito la sua idea: il carattere "organizzato" delle proteste che hanno un unico scopo: " causare il maggior danno possibile".

VIDEO:

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata