I manifestanti hanno ottenuto il loro obiettivo: il presidente del Cile, Sebastian Pinera, ha annunciato la sospensione dell'aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana.

Era uno dei rincari che aveva suscitato violente proteste nel Paese nel corso delle quali si sono registrate anche delle vittime. Tre secondo fonti locali.

"Ho ascoltato con umiltà la voce della gente - ha detto Pinera - e non avrò paura di continuare a farlo, perché così si costruiscono le democrazie. Ho deciso di sospendere l'aumento del metro, ciò che richiederà la rapida approvazione di una legge, finché concorderemo un sistema per proteggere meglio i nostri compatrioti".

Il suo discorso lo pronunciato mentre in piazza c'erano ancora i tafferugli e per le strade erano dispiegati soldati e carri armati. "Tutti hanno diritto di manifestare pacificamente e solidarizzo con le ragioni che hanno per farlo - ha aggiunto - . Ma nessuno può minacciare la sicurezza di nessun compatriota. Solo uniti potremo salvare e conservare la nostra democrazia".

Tanti anche i vandalismi che si sono registrati in questi giorni, soprattutto ai danni delle stazioni della metropolitana che è stata anche chiusa e che verrà riaperta probabilmente domani.

I disordini hanno avuto luogo non solo nella capitale Santiago ma anche in altre città come Concepción, Rancagua, Punta Arenas, Valparaíso, Iquique, Antofagasta, Quillota e Talca, secondo i giornali locali.

Intanto è stato fissato il coprifuoco, in vigore della 22 alle 7 del mattino per almeno quindici giorni durante i quali le autorità potranno limitare la libertà di movimento e di riunione dei cittadini.

(Unioneonline/s.s.)
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