È stata una giornata di violenza, quella di ieri, a Parigi.

I gilet gialli, che da settimane protestano contro il caro-carburante e il presidente Emmanuel Macron, sono scesi in piazza anche ieri e hanno dato fuoco alle auto parcheggiate attorno all'Arco di Trionfo e agli Champs Elysees, appiccato un incendio anche a un palazzo vicino.

Scontri e incendi sono stati segnalati in molti quartieri della capitale francese. Ma non solo, anche nel resto del Paese.

In tutta la Francia i manifestanti sono stati 75mila, a Parigi 5.500, per una manifestazione per la quale non è mai stata chiesta alcuna autorizzazione.

Dopo molte ore di scontri si contano oltre 130 persone ferite. Tra loro almeno 23 sono poliziotti. I fermi sono stati finora oltre 378 e le persone interrogate 412.

Sugli scontri è intervenuto il presidente francese Emmanuel Macron: "Rispetterò sempre il dissenso ma non accetterò mai la violenza", ha detto dall'Argentina dove ha partecipato al vertice del G20.

"Quello che è successo non ha nulla a che fare con l'espressione pacifica della rabbia legittima. Nulla giustifica questi eccessi - ha aggiunto il presidente - . Vogliono il caos, ma tradiscono le cause che pretendono di servire". Assicurando che "i responsabili saranno identificati e giudicati in tribunale".

Intanto Macron ha annunciato una riunione di emergenza che si terrà già oggi all'Eliseo

(Unioneonline/s.a.)

IL BILANCIO:

© Riproduzione riservata