"Preghiamo per il nostro polmone": l'appello del papa dopo i roghi in Amazzonia
La devastazione in Brasile preoccupa il mondo. Macron annuncia: "Aiuti dai Paesi G7""Siamo tutti preoccupati per i vasti incendi che si sono sviluppati in Amazzonia. Preghiamo perché, con l'impegno di tutti, siano
domati al più presto. Quel polmone di foreste è vitale per il nostro pianeta".
Con queste parole, pronunciate durante l'Angelus, anche papa Francesco ha lanciato un appello al governo brasiliano affinché metta in campo tutte le forze necessarie per arginare l'ondata di roghi che sta devastando il "polmone verde" del mondo, capace di fornire il 20 per cento di tutto l'ossigeno del pianeta e di cui vaste porzioni stanno andando letteralmente in fumo.
Il presidente Jair Bolsonaro ha annunciato l'invio nella zona di quasi 50mila soldati, ma resta comunque nell'occhio del ciclone.
Da più parti, infatti, e dagli stessi indios, vengono messe sotto accusa le sue politiche anti-ecologiche, che hanno indebolito il sistema di tutela della foresta, dando mano libera ai colossi dello sfruttamento agricolo.
La situazione sta destando preoccupazione in tutto il mondo ed è stato anche uno dei temi nell'agenda del G7 di Biarritz, in Francia.
Proprio nel corso del summit il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato che i leader dei paesi più industrializzati si sono trovati d'accordo sull'aiuto alle zone colpite dai roghi.
Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel si è spesa per fare pressione sul governo brasiliano. In particolare, la numero uno di Berlino ha incontrato Sebastian Pinera, presidente del Cile, che con il Brasile confina, chiedendogli una mediazione per convincere Bolsonaro ad accettare gli aiuti internazionali.
(Unioneonline/l.f.)
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