Monsignor Carlo Alberto Capella è stato rinviato a giudizio dal Tribunale vaticano per la detenzione di materiale pedopornografico.

A farlo sapere è direttamente la Santa Sede: "Il giudice istruttore presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha provveduto nella giornata odierna alla notifica all'imputato mons. Carlo Alberto Capella, al suo avvocato e al promotore di Giustizia, della sentenza di rinvio a giudizio a conclusione della fase istruttoria del procedimento in corso a suo carico".

Il 22 giugno prossimo, alle 15, si svolgerà la prima udienza dello spigoloso caso.

Le indagini per pedopornografia sul diplomatico della Santa Sede erano, infatti, culminate nel suo arresto lo scorso 7 aprile.

Il Vaticano, nella nota diffusa, ricorda inoltre che "nella requisitoria del 30 maggio 2018 il Promotore di Giustizia, ritenendo sufficienti le prove acquisite, aveva chiesto che il giudice istruttore dichiarasse chiusa l'istruzione formale e disponesse con sentenza il rinvio a giudizio dell'imputato. II giudice Istruttore, ritenuta la giurisdizione dell'Autorità giudiziaria vaticana - perché il reato contestato riguarda fatti commessi da un pubblico ufficiale, anche se all'estero - ha dichiarato chiusa l'istruzione formale e ha rinviato a giudizio Mons. Capella, con provvedimento del 7 giugno" scorso.

(Unioneonline/DC)

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