"Dobbiamo essere preoccupati per la diffusione della variante Omicron del Covid-19, ma non c'è ragione di farsi prendere dal panico. Non è come nel 2020, oggi gran parte della popolazione è vaccinata". 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parla alla nazione e rassicura gli americani, pur lanciando però una campagna d’inverno contro la contagiosa mutazione che ormai rappresenta il 73% dei nuovi contagi, dunque tre casi su quattro.

“I non vaccinati hanno buone ragioni per essere preoccupati – ha aggiunto - mentre i vaccinati e chi ha fatto il booster, molti di meno, potranno passare le festività di fine anno come programmato. Chi non si vaccina rischia di ammalarsi in maniera più grave e rischia la morte".

Lunedì i nuovi contagi registrati in America sono stati circa 254mila, mai così tanti da settembre. E a preoccupare è soprattutto la rapida diffusione della variante Omicron nel nordest del Paese, la più popolata, con New York che ha visto in una sola settimana triplicare i casi (il 640% in più nell'ultimo mese), rischiando di divenire nuovamente epicentro della pandemia. Il sindaco Bill de Blasio sta pensando di cancellare o fortemente ridimensionare anche l'iconico evento per la notte di Capodanno a Times Square.

IL PIANO – Non ci sarà comunque un lockdown che metta a rischio il Natale e la ripresa economica ma bisogna potenziare la campagna vaccinale: il piano messo a punto dalla Casa Bianca per far fronte all'emergenza prevede il dispiegamento di altri mille militari negli ospedali per far fronte all'impennata dei ricoveri, con l'invio da parte del Pentagono di medici, specialisti, paramedici e infermieri. In arrivo poi almeno 500 milioni di test rapidi anti Covid che saranno distribuiti gratuitamente, anche se solo a partire da gennaio.

Il presidente, quindi, si riserva di ricorrere a una legge di guerra, il Defense Production Act del 1950, per accelerare proprio la produzione dei test che cominciano a scarseggiare in tutto il Paese. Tra le altre misure annunciate da Biden anche la realizzazione di nuovi centri vaccinali per la somministrazione delle dosi da parte di personale federale, a partire da New York dove i primi siti apriranno entro Natale. 

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata