Spotify pubblica un nuovo annuncio di lavoro: "Cerchiamo un presidente delle playlist".

Ma i requisiti richiesti sono un po' strani: "Il candidato deve vantare almeno otto anni di esperienza alla guida di un Paese, essere uno dei più grandi affabulatori del mondo, aver conosciuto personalmente grandi cantanti e artisti". Punteggio extra a chi ha vinto un premio Nobel.

Si tratta di un simpatico scambio di battute tra il presidente americano uscente Barack Obama e la piattaforma musicale.

Tutto è nato ad agosto 2015, quando Obama si è iscritto su Spotify e ha creato una playlist. Un misto di classici anni Sessanta come i Temptations e gli Isley Brothers, fino ai più recenti Coldplay, John Legend e Justin Timberlake.

A poche ore dall'ultimo discorso di Obama il fondatore e amministratore delegato di Spotify, Daniel Ek, twitta: "So che ti interessa un posto da noi. Hai dato un'occhiata qui?".

Nel link una vera e proprio offerta di lavoro, con tanto di tasto per candidarsi.

Tra le mansioni: "Creare playlist che celebrino la diversità tra gli uomini, essere parte del cambiamento nel modo in cui il mondo ascolta la musica".
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