Una nave della Marina militare tunisina ha recuperato i corpi di due donne, a 25 km a nord-est della costa di Sfax, dopo il naufragio dell'imbarcazione sulla quale si trovavano insieme a 22 migranti di varie nazionalità (6 maliani, 5 ivoriani, 8 guineani, 1 camerunese, 1 zambiano e 1 haitiano), tra cui 6 donne e un bambino, che sono invece stati tratti in salvo.

Lo rende noto il ministero della Difesa di Tunisi, precisando che i migranti, di età compresa tra i 4 ei 40 anni, hanno affermato di essere salpati nella tarda notte del 7 settembre dalla costa di El Aouabed (Sfax) "con l'intenzione di attraversare illegalmente le frontiere marittime verso l'Europa".

I sopravvissuti sono stati riportati alla base navale di Sfax dove sono stati consegnati alla Guardia nazionale per "le misure necessarie nei loro confronti", ha aggiunto la stessa fonte.

In un secondo comunicato, il ministero della Difesa dà conto di un'imbarcazione intercettata a 20 km dal porto di Taguermess (Medenine), sulla quale sono stati fermati dodici tunisini di età compresa tra i 18 e i 40 anni, a bordo di un'imbarcazione . I migranti sono stati riportati al porto di Zarzis e poi consegnati alla Guardia nazionale. 

(Unioneonline/v.l.)

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