Documenti importanti buttati nel water. Lettere di Obama o Kim Jong-un “dimenticate” nella sua residenza personale. Informative ufficiali strappate e gettate via, in barba alle disposizioni federali.

Nuovi guai per Donald Trump, finito ancora nel mirino della stampa Usa per il modo molto poco ortodosso di gestire le incombenze burocratiche che avrebbe tenuto durante i suoi quattro anni di presidenza. 

Secondo “Confidence Man”, nuovo libro di rivelazioni della giornalista del New York Times Maggie Haberman, l'ex presidente era ad esempio solito gettare carte importanti in uno dei gabinetti della Casa Bianca, tanto che lo staff lo trovava sempre "otturato da fogli appallottolati".

Secondo altre fonti, gli Archivi nazionali americani hanno recuperato 15 scatole di documenti a Mar-a-Lago (la sfarzosa magione di Trump in Florida) che avrebbero invece dovuto essere consegnate alle autorità una volta concluso il suo mandato.

Tra le carte ci sarebbero appunto le famose lettere che l'ex presidente aveva ricevuto dal leader nordcoreano Kim Jong-un e la nota che il predecessore Barack Obama gli ha lasciato sulla scrivania dello Studio Ovale nel 2017 in occasione dell’avvicendamento a Washington.

Dal canto proprio, The Donald ha rimandato le accuse al mittente, soprattutto quelle contenute nel libro della Haberman: “È assolutamente falso che io abbia gettato carte e documenti nel gabinetto della Casa Bianca. È una fake news inventata da un giornalista per avere pubblicità su un libro per lo più fittizio", ha scritto l'ex presidente in una nota.

(Unioneonline/l.f.)

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