Ventun morti e «un gran numero di feriti». È il primo bilancio del raid israeliano su una moschea nel centro della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la Protezione Civile di Hama, mentre la tv di Hezbollah afferma che i caccia israeliani hanno lanciato nella notte più di 25 raid nella parte meridionale di Beirut.

L'esercito israeliano conferma "raid mirati”contro depositi di armi e infrastrutture terroristiche di Hezbollah nell'area di Beirut. «L'organizzazione terroristica ha deliberatamente posto i suoi impianti di produzione di armi e gli armamenti sotto gli edifici residenziali nel cuore della città di Beirut, mettendo a rischio la popolazione civile dell'area», si legge in un comunicato condiviso su Telegram dall'esercito israeliano.

Sale intanto l'attesa per l'attacco di Israele all'Iran, che potrebbe essere ormai imminente. «Risponderemo all'Iran, ne abbiamo il diritto. Ha lanciato centinaia di missili, è dietro a tutte le minacce», le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Ed è giallo sulla sorte del capo dei Pasdaran. Secondo Channel 12, il generale Ismail Kaani potrebbe essere stato colpito dal bombardamento nel sud di Beirut il cui obiettivo erano anche il successore di Nasrallah, Safieddine, e il capo degli 007 Zima. 

(Unioneonline/v.f.)

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