Alexey Navalny sfida Vladimir Putin, torna in Russia e viene subito fermato dalla Polizia.

L'aereo con a bordo l'attivista è atterrato all'aeroporto di Sheremetyevo a Mosca, e non a quello di Vnukovo come inizialmente previsto. La fase di atterraggio del volo è stata seguita attivamente da circa 500mila utenti su Twitter.

"Io sono qui e vi posso assicurare di essere felice, questa è casa mia. Tutti mi chiedono se ho paura, non ne ho. Passo la dogana con animo tranquillo, poi andrò a casa perché so che ho ragione ed esorto anche voi a non avere paura", ha detto al terminal D dell'aeroporto dopo essere atterrato a Mosca.

Poi gli agenti lo hanno fermato sotto gli occhi dei giornalisti, e gli hanno chiesto di seguirlo al controllo passaporti. La moglie lo ha baciato in segno di saluto, l'avvocato non ha potuto seguirlo.

"All'aeroporto di Sheremetyevo di Mosca gli ufficiali del dipartimento operativo del Servizio Penitenziario Federale della Russia (FSIN) hanno fermato Alexey Navalny, che è stato condannato alla sospensione condizionale della pena ed è stato inserito nella lista dei ricercati il 29 dicembre 2020 per molteplici violazioni del periodo di prova", ha detto il FSIN in una dichiarazione.

Un arresto definito "inaccettabile" dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, che ha chiesto alle autorità russe un "immediato rilascio". Anche il presidente eletto degli Usa Joe Biden ha chiesto la liberazione dell'attivista.

"Sono innocente, non temo l'arresto. In Germania sono stato bene, ma tornare a casa è sempre meglio", aveva detto Navalny poco prima che il suo aereo prendesse il volo da Berlino, dove l'attivista si è rifugiato per cinque mesi.

Disordini anche all'aeroporto di Vnokovo, dove era inizialmente previsto l'atterraggio. La polizia ha fatto irruzione in assetto antisommossa per sgomberare giornalisti e sostenitori di Navalny che aspettavano l'attivista.

Alcune persone sono state fermate: colleghi di Navalny come Lyubov Sobol, Ruslan Shaveddinov e

Konstantin Kotov, il fratello Oleg Navalny, Ilya Pakhomov, Anastasia Kadetova, Alexey Molokoedov, nonché il giornalista di Novaya Gazeta Vlad Dokshin.

"Il coraggio di Alexei Navalny che torna in Russia", ha twittato il commissario Ue per l'Economia ed ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

(Unioneonline/L)
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