Le autorità giudiziarie russe hanno sequestrato i conti e l'appartamento moscovita di Alexei Navalny, l'oppositore di Vladimir Putin trasferito d'urgenza in Germania dopo essere stato avvelenato, il 20 agosto scorso, in Russia.

Il nuovo provvedimento arriva nell'ambito della causa di risarcimento intentata da una delle compagnie dell'oligarca russo Yevgeny Prigozhin, soprannominato lo "chef di Putin" e legato alla fabbrica dei troll nonché alla compagnia di mercenari Wagner. Lo fa sapere la sua addetta stampa Kira Yarmush su Twitter. "Ciò significa che l'appartamento non può essere venduto, donato o ipotecato", ha spiegato.

Prigozhin ha fatto causa a Navalny, al Fondo Anti-Corruzione (FBK) e a Lyubov Sobol per circa 1 milione di euro in seguito a una delle indagini di FBK sulle forniture (scadenti, secondo Navalny e soci) di cibo alle scuole moscovite.

Ieri, nel frattempo, Navalny è stato dimesso dall'ospedale di Berlino. Proseguirà comunque le cure in Germania.

(Unioneonline/v.l.)
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