Morto il numero due della polizia politica russa: «Si è sparato con un fucile da caccia»
Vladimir Makarov, 72 anni, era stato rimosso a gennaio da un incarico di rilievo nel dipartimento anti-estremismoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un’altra morte misteriosa ed eccellente tra i vertici russi.
Vladimir Makarov, 72 anni, ex funzionario e maggiore generale rimosso il mese scorso dal suo incarico di numero due della polizia politica, ossia il dipartimento anti-estremismo del ministero dell'Interno russo, è stato trovato morto, apparentemente suicida.
Lo riporta la Tass secondo cui «è stato ritrovato nel villaggio di Golikovo vicino a Mosca. I funzionari delle forze dell'ordine hanno detto lunedì alla Tass che si è suicidato».
Secondo il canale Telegram Baza dopo il licenziamento era «caduto in depressione» e si sarebbe sparato con un fucile da caccia.
Makarov si occupava della repressione contro gli attivisti dell’opposizione. «Estremista», in Russia, sono dissidenti come Aleksej Navalny o giornalisti indipendenti. O addirittura semplici manifestanti.
(Unioneonline/D)