È cominciata l’offensiva delle truppe russe contro l'Ucraina orientale. A darne conferma, in serata, è il governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï. "È un inferno”, ha scritto su Facebook, aggiungendo: “Ci sono combattimenti a Rubizhne e Popasna, combattimenti incessanti in altre pacifiche città”.

La Russia nelle scorse ore ha colpito la parte occidentale dell’Ucraina. Un bombardamento missilistico con morti e feriti è avvenuto nella regione di Leopoli, riferisce il governatore regionale, Maksym Kozitsky, che ha invitato i civili a restare nei rifugi. Gli inviati della Bbc hanno riferito di avere visto almeno cinque esplosioni nella parte occidentale della città, "un denso fumo nero e grigio si sta alzando". L'allarme antiaereo ha suonato per 45 minuti prima dell'esplosione, molte persone erano per strada.

Mentre il presidente russo Vladimir Putin dichiara che “il blitz economico dell'Occidente è fallito”, il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, che è tornato a chiedere armi all'Occidente definendo ogni ritardo nelle forniture come un "permesso alla Russia per uccidere" la sua gente, aveva anticipato che la Russia stava preparando una grande offensiva nell'est dell'Ucraina.

"Le truppe russe si stanno preparando per un'operazione nell'est del nostro Paese. Che inizierà nel prossimo futuro", aveva spiegato Zelensky nel suo ultimo videomessaggio: "Vogliono letteralmente distruggere e mettere finire al Donbass. Mentre stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via anche altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Lugansk".

Le autorità del Lugansk hanno invitato i residenti a evacuare immediatamente la regione sudorientale. "La prossima settimana potrebbe essere difficile. Questa potrebbe essere l'ultima volta che abbiamo ancora la possibilità di salvarvi", ha detto il capo dell'amministrazione regionale Sergei Gaidai.

Proprio nel Lugansk i russi hanno conquistato Kreminna. Secondo le autorità locali, aprendo anche il fuoco su un'auto con civili a bordo, quattro dei quali sono rimasti uccisi. La cittadina di 18mila abitanti si trova a circa 50 chilometri da Kramatorsk, uno dei più grandi centri della regione ancora controllato dagli ucraini, nuovamente bombardato. Più a nord sono proseguiti i raid nella regione di Kharkiv. Nove morti e 25 feriti in 24 ore, anche nel capoluogo.

Sempre più critica intanto la situazione a Mariupol: un gruppo per i diritti umani della Crimea ha denunciato che i russi avrebbero portato via con la forza circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, per condurli "nel Donetsk occupato e nel Taganrog russo".

Per questo l’Ucraina ha bisogno di altre armi, ribadisce Zelensky. "Stiamo facendo di tutto per garantire la difesa - afferma il presidente ucraino -. Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma chi ha le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritarda nella loro fornitura deve sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da lui. Il destino delle persone che possono essere salvate. Ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini".

"Il mondo democratico - continua Zelensky - deve rispondere a ciò che stanno facendo gli occupanti nel sud del nostro Stato, nelle regioni di Kherson e Zaporizhya. Lì vengono costruiti centri di tortura, le autorità locali e chiunque sia ritenuto visibile alle comunità locali viene rapito. Gli insegnanti vengono ricattati, i soldi per le pensioni vengono rubati, gli aiuti umanitari vengono bloccati e le persone muoiono di fame. Gli occupanti stanno anche cercando di spaccare sull'esempio delle cosiddette repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, trasferendo questo territorio alla zona del rublo e subordinandolo alla macchina amministrativa russa". 

Putin intanto ha decorato la 64esima brigata di fucilieri, che l'Ucraina ha accusato di aver partecipato ai massacri di civili commessi a Bucha, vicino a Kiev. Il presidente ha firmato un decreto che concede a questa brigata il "titolo onorifico per l'eroismo e tenacia, determinazione e coraggio" dei suoi uomini, ha reso noto il Cremlino.

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La giornata in diretta. 

“La Russia muove artiglieria pesante e velivoli nell'est”

La Russia sta muovendo "artiglieria pesante e velivoli" nell'est dell'Ucraina. Lo riferiscono fonti del Pentagono alla Cnn sottolineando che dalle loro analisi "sembra che Mosca abbia imparato la lezione dai fallimenti nel nord dell'Ucraina". Al momento, secondo la difesa americana, la Russia sta ancora "preparando il terreno" per un'offensiva.

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Le autorità comunicano la prima morte sul Moskva

Yulia Tsyvova, la madre di un marinaio di leva di 19 anni imbarcato sull'incrociatore Moskva, ha detto di avere ricevuto oggi dal ministero della Difesa una telefonata in cui le è stato comunicato che il figlio, Andrei, è morto nell'affondamento dell'unità militare russa il 13 aprile. Lo riferisce il Guardian. Se la notizia fosse confermata, si tratterebbe del primo parente di un membro dell'equipaggio che afferma di aver ricevuto ufficialmente dalle autorità la comunicazione del suo decesso. "Non mi è stata fornita alcuna informazione su quando ci saranno i funerali", ha aggiunto la donna.

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A Kiev rimossi finora 16 mila ordigni esplosivi

Nella regione di Kiev sono stati rimossi quasi 16mila ordigni esplosivi (esattamente 15.993) dopo l'occupazione russa, tra cui 661 nelle ultime ventiquattro ore. È quanto si apprende da fonti di Kiev. Alla periferia della capitale, verso le città distrutte del nord, sono stati costruiti una serie di ponti temporanei per facilitare i collegamenti.

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Nei raid a Leopoli colpiti alcuni siti vicino alla ferrovia

Nei raid russi sulla regione di Leopoli "alcuni siti vicini alla ferrovia sono stati colpiti". Lo ha comunicato Oleksandr Pertsovskyi, il capo delle ferrovie ucraine, chiarendo di non poter speculare su quale fosse l'obiettivo dei bombardamenti. Anche se, ha aggiunto, non sembrava essere la ferrovia. Durante i raid - riportano i media internazionali - alcuni treni hanno cambiato percorso e altri sono stati momentaneamente bloccati. I passeggeri sono fuggiti nei rifugi, ma la stazione ha riaperto rapidamente e i convogli hanno ripreso a viaggiare normalmente.

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Putin: “Il blitz economico dell'Occidente è fallito”

La situazione economica in Russia "si sta stabilizzando", così come l'inflazione, con il rublo che torna ai livelli di prima dell'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, raccomandando di "accelerare" il passaggio dal dollaro "al rublo e ad altre monete nazionali" nelle transazioni internazionali della Russia. Il "blitzkrieg economico" lanciato dall'Occidente contro la Russia attraverso le sanzioni "è fallito", mentre le stesse sanzioni stanno già provocando "un declino negli standard di vita" nei Paesi europei, ha aggiunto.

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Bombe sulla regione di Kharkiv

Nove persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite nella regione di Kharkiv nelle ultime 24 ore: la ha reso noto il consiglio regionale, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Nelle zone residenziali della città, che sono state bombardate pesantemente, si contano sei vittime e 24 feriti. Altre due persone sono rimaste uccise e una ferita a Derhachi, mentre una persona è morta vicino a Zolochiv.

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Prigionieri inglesi chiedono lo scambio con Medvedchuk

Due cittadini britannici che combattevano con le truppe ucraine e fatti prigionieri dai russi sono apparsi alla televisione di Mosca e hanno lanciato un appello al premier Boris Johnson chiedendo di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l'oligarca e deputato dell'opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall'intelligence di Kiev. Lo riferisce la Tass.

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Il sindaco: “A Bucha ucciso un abitante su cinque”

"Noi a Bucha stimiamo che sia stato ucciso un abitante su cinque di coloro che sono rimasti in città durante l'occupazione dell'esercito russo. Personalmente, come migliaia di miei concittadini, provo odio per coloro che hanno torturato e ucciso i pacifici abitanti di questo posto". Lo ha detto il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, alla televisione ucraina, citato dall'agenzia Unian.

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craina, stop alle evacuazioni per il secondo giorno consecutivo

Nessun corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili dalle zone di combattimento in Ucraina sarà operativo oggi, per il secondo giorno consecutivo, a causa dei "blocchi" e dei bombardamenti russi: lo ha reso noto su Telegram la vicepremier Iryna Vereshchuk. "Per oggi, 18 aprile, purtroppo non ci saranno corridoi umanitari", neanche per la città devastata di Mariupol, ha scritto Vereshchuk. 

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Il padre di un marinaio disperso della Moskva chiede “verità”

I parenti di alcuni membri dell'equipaggio dell'incrociatore Moskva affondato nel Mar Nero hanno scritto sul principale social media russo VKontakte che i loro familiari che si trovavano sulla nave sono scomparsi. Lo riporta il sito di informazioni Meduza, ripreso dall'Ukrainska Pravda. Tra gli altri, Dmytro Shkrebets ha affermato che suo figlio Yegor prestava servizio sull'incrociatore e dopo l'affondamento è stato incluso negli elenchi dei "dispersi". "Mio figlio, soldato di leva, come mi è stato detto dai comandanti diretti dell'incrociatore Moskva, non è tra i morti e i feriti ed è indicato come disperso: scomparso in mare aperto? – ha scritto Skrebets – dopo i miei tentativi di chiarire i dettagli dell'incidente, il comandante dell'incrociatore e il suo vice hanno smesso di comunicare con me. Ho chiesto direttamente: perché voi ufficiali siete vivi e mio figlio, appena arruolato, è morto?". 

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Zelensky: “Cinquemila bimbi deportati in Russia da Mariupol”

Circa 5.000 bambini sono stati "deportati" dalla regione di Mariupol in Russia dall'inizio dell'invasione russa: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso dell'intervista alla Cnn trasmessa ieri. "Circa 5.000 bambini sono stati deportati da questa regione nella parte della Russia perché non gli hanno permesso di andare nella parte dell'Ucraina", ha detto Zelensky nell'intervista. Quei "bambini. Dove sono? Non lo sa nessuno". 

(Unioneonline)

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