Andrea Cavallari è stato fermato attorno alle 10.00 mentre si apprestava a lasciare un hotel a Lloret de Mar, nota località turistica sulla costa catalana, dove aveva trovato alloggio sotto falso nome e con documenti falsi.

Lo riferiscono fonti investigative della polizia di Barcellona, che assieme ai carabinieri hanno messo fine alle due settimane di latitanza del giovane. Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio dopo un permesso per la discussione della tesi di laurea, da Barcellona, dove era stato segnalato lo scorso fine settimana, si era spostato a Lloret de Mar. Non era armato e aveva in tasca numerose banconote false, delle quali attualmente si sta investigando la provenienza

Tutti elementi che lasciano pensare a una fuga pianificata in ogni dettaglio. Gli investigatori indagano non solo per evasione ma anche per favoreggiamento, per capire chi potrebbe averlo aiutato a scappare. Cavallari era uscito dal carcere della Dozza giovedì 3 luglio per discutere la tesi di laurea in Scienze Giuridiche: era stato affidato ai familiari e non era scortato dagli agenti della polizia penitenziaria. Dopo la laurea, il pranzo con la famiglia e poi la fuga con l’auto di un amico.

Aveva passato la frontiera via terra per non essere fermato. Dopo un passaggio per Barcellona e in alcune zone della provincia, dove aveva lasciato tracce seguite intensamente dagli inquirenti nello scorso fine settimana, Cavallari si era spostato a Lloret del Mar, dove aveva trovato alloggio sotto falso nome e con documenti falsi in un hotel della località turistica.

Questa mattina intorno alle 10:00 si apprestava a lasciare l'albergo, quando polizia e carabinieri hanno fatto scattare il blitz per le manette. Cavallari è stato sorpreso mentre faceva il check-out e, al momento del fermo, non ha opposto resistenza, colto di sorpresa dagli agenti, secondo la ricostruzione degli investigatori.

La polizia di Barcellona evidenzia l'importante collaborazione con le forze dell'ordine italiane che ha consentito il fermo del latitante, grazie all'efficace azione dell'ufficiale di collegamento per la cooperazione fra le autorità giudiziarie dei due Paesi.

Andrea Cavallari sarà messo domani a disposizione del magistrato dell'ufficio giudiziario centrale n.3 del tribunale dell'Audiencia Nacional, che dovrà decretarne la custodia cautelare in carcere in attesa delle procedure di estradizione in Italia.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata