Si sarebbe impiccato dopo aver ucciso moglie e figlia Sergey Protosenya, il miliardario russo trovato morto insieme alle due donne in una villa di Lloret de Mar, città della Costa Brava della Catalogna in Spagna dove la famiglia trascorreva le vacanze.

Indagano le autorità spagnole: secondo quanto scrivono La Vanguardia e altri media iberici, Protosenya, 55 anni, avrebbe usato un’ascia e un coltello per uccidere la moglie, 53 anni, e la figlia, 18 appena compiuti. Le vittime erano a letto. L’uomo si sarebbe poi impiccato alla ringhiera della villa.

Una ricostruzione da chiarire, perché gli agenti non escludono completamente che la responsabilità delle tre morti sia da attribuire a ignoti.

Si sbilancia invece su Twitter il premier Pedro Sánchez, che parla di un caso di violenza di genere: "Un uomo uccide la moglie e la figlia a Girona – ha scritto – due vite portate via da un problema strutturale che dobbiamo estirpare".

A lanciare l’allarme sarebbe stato l'altro figlio della coppia, un ragazzo di 22 anni, che da ore non riusciva a mettersi in contatto con nessuno della famiglia.

Protosenya aveva ricoperto incarichi da dirigente in Novatek, azienda produttrice di gas. Secondo i media russi aveva un patrimonio netto stimato di 440 milioni di dollari.

(Unioneonline/D)

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