Sono almeno 700 le domande dei migranti che ogni anno dovranno essere valutate dai giudici americani per accelerare l'esame delle pratiche e fare in modo che "i casi siano completati in modo puntuale, efficiente e efficace".

La quota, minima, è stata fissata dall'amministrazione Trump che, per "incentivare" la rapidità dell'esame, anticipa il Washington Post, ha stabilito che il numero di casi esaminati inciderà sulla valutazione della performance annuale dei magistrati.

Saranno infatti penalizzati i giudici che riferiscono più del 15 per cento dei casi a corti superiori o quelli che fissano le date delle udienze a una distanza giudicata eccessiva.

Si tratta di un'ingerenza "senza precedenti" nel lavoro dei giudici, dicono i rappresentanti della categoria, che rischia di danneggiare l'indipendenza della magistratura.

I NUMERI - Sono 600mila i casi in attesa di essere esaminati dall'Executive Office for Immigration Review, il sistema che segue i casi di immigrazione.

Diverse persone, in attesa di essere accolte o espulse, aspettano anni per la data dell'udienza e, in questo periodo, sono autorizzate a lavorare negli Stati Uniti per mantenersi.

(Unioneonline/D)

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