Dopo una giornata di dichiarazioni è arrivata la replica di Berlino.

Il portavoce del ministero dell'Interno tedesco ha risposto alla "chiusura degli aeroporti" paventata da Matteo Salvini spiegando che sul fronte dei voli charter (carichi di migranti) in partenza dalla Germania e diretti nel nostro Paese "non è pianificato alcun volo per rimpatri in Italia nei prossimi giorni".

La Germania ha anche sottolineato di dare questa informazione "eccezionalmente, viste le speculazioni" dei media italiani.

"In genere non diamo informazioni prima dei voli di rimpatrio - dice il portavoce - informazioni concrete circa ad esempio il momento programmato per i rimpatri e/o sui Paesi coinvolti, comporterebbero la prevedibilità delle misure, mettendone a rischio la riuscita", ha concluso.

LA REAZIONE DI SALVINI AI VOLI CHARTER - ''Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c'è e non ci sarà nessun aeroporto disponibile. Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti".

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva risposto così alle voci secondo cui Berlino starebbe organizzando dei charter dalla Germania con destinazione Italia.

Il primo addirittura dovrebbe arrivare a Fiumicino nei prossimi giorni: a bordo 40 "dublinanti", ossia migranti sbarcati e richiedenti asilo in un Paese - in questo caso, il nostro - che poi lasciano, per girare nel resto d'Europa da uomini liberi.

Il Trattato di Dublino prevede che possano essere rimandati nel Paese di primo approdo finché la richiesta di asilo non viene accettata o respinta. Fino ad oggi queste persone sono tornate in Italia singolarmente, su voli di linea, e poi portati in centri di accoglienza.

Ora, però, pare che Berlino voglia accelerare la procedura, rimandando in Italia decine di persone contemporaneamente.

(Unioneonline/D-s.a.)

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