In Nuova Zelanda mancano i lavoratori per la raccolta dei kiwi: per questo il governo ha deciso di chiedere aiuto ai turisti e modificare la legge che regola i visti per la permanenza nel Paese degli stranieri.

La preoccupazione per la carenza di manodopera agricola è stata espressa dal primo ministro Jacinda Ardern, in carica dall'ottobre dello scorso anno, che sta pensando di semplificare la normativa sui lavoratori provenienti dall'estero.

"L'ultima cosa che vogliamo è che la frutta marcisca sugli alberi o sul terreno", ha dichiarato la premier.

Il riferimento è in particolare alle aree agricole della Bay of Plenty, la regione più ricca di alberi di kiwi, che per il Paese è il frutto nazionale.

Nel 2018 l'area ha visto un aumento cospicuo della produzione rispetto all'anno scorso, pari a +19%. Un incremento inatteso anche per i produttori, che hanno visto crescere per le imprese locali il fabbisogno di addetti alla raccolta.

Si tratta di un'occupazione piuttosto faticosa dal punto di vista fisico e che richiede continui spostamenti.

Solo nella zona sembra che manchino all'appello circa mille lavoratori.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata