Nicolas Maduro ha aperto a Donald Trump e si è detto disponibile ad incontrare e "stringere la mano" al presidente Usa.

Il leader venezuelano si è presentato inaspettatamente sul palco dell'Assemblea Generale dell'Onu e ha preso la parola per circa un'ora per "difendere" il suo Paese accusato di crimini contro l'umanità.

Maduro non parlava all'Assemblea Generale Onu dal 2015, e Trump ha recentemente accennato alla probabilità di un'azione militare contro di lui.

Tanto che il leader venezuelano non aveva intenzione di recarsi a New York per il timore di essere ucciso, poi ha cambiato idea.

"Tra me e Trump certamente ci sono delle differenze, ma è proprio di quelle che dobbiamo discutere", ha detto Maduro.

"Sono pronto a parlare di qualsiasi cosa lui voglia parlare, in modo aperto, sincero e onesto. Nonostante tutte le differenze vorrei dargli la mano, per poi discutere questioni bilaterali e i problemi della nostra regione", ha aggiunto, senza negare le differenze di vedute "abissali".

Poco prima Trump, parlando con i giornalisti, aveva detto di essere "certamente disposto" ad un incontro con il suo omologo venezuelano, "se questo può aiutare a salvare vite". Aveva inoltre aggiunto che per gestire la situazione venezuelana sono sul tavolo "tutte le opzioni, forti e meno forti". "E voi sapere cosa intendo quando dico forti", aveva puntualizzato.

(Unioneonline/L)
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