"La Casa Bianca ha incaricato Bogotà di uccidere Nicolas Maduro".

La denuncia è arrivata dallo stesso presidente venezuelano, che in un discorso trasmesso via radio e televisione ha accusato Washington, aggiungendo: "Per questo mi chiamano dittatore, perché contro una dittatura vale tutto".

Maduro si era già scagliato contro gli Stati Uniti, ritenendoli i responsabili del fallito attentato con drone del 4 agosto a Caracas.

Secondo il capo di Stato, il governo americano sta conducendo una campagna permanente contro di lui: "Non ci fermeranno con le minacce, con i piani golpisti".

Il presidente venezuelano ha poi chiesto ai lavoratori di promuovere uno sciopero generale e un'insurrezione, nel caso in cui venga attentata la sua vita.

Nel suo discorso Maduro non ha parlato del caso di Fernando Alban, il consigliere municipale di opposizione morto lunedì dopo essere precipitato da una finestra nella sede del quartier generale dell'agenzia di intelligence Sebin nella capitale.

Un suicidio, la versione ufficiale, che l'opposizione contesta.

Il politico era stato arrestato nel quadro del suo presunto coinvolgimento nel recente attentato.

(Unioneonline/F)

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